(voce di SopraPensiero)

«I libri di una piccola casa editrice possono regalare grandi emozioni»: è lo slogan che chiude la quarta di copertina di L’enigma delle anime gemelle, sceneggiatura scritta da Lucia Gilli per l’editore Progetto Cultura. Ed è proprio vero; è anzi uno dei motivi principali per cui chi ama recensire si rivolge volentieri ad autori esordienti presso piccoli editori, spesso più audaci e ricettivi di altri verso le novità promettenti seppur sovente acerbe.
Ecco perché mi sono imbattuto in questo libro, che mostra tutto lo slancio dell’esordiente (e questo va bene; mentre non va bene che la Prefazione, qui denominata «Note di commento», paragoni l’autrice niente di meno che a Tacito). Un romanzo scritto in forma di sceneggiatura, stile espressivo in cui Gilli mostra una certa spigliatezza, muovendosi a suo agio (altro tuttavia è parlare di «grande maestria stilistica», come si legge sempre nella Prefazione). L’opera esprime una indole visionaria che desidera spingersi al di là del velo che ricopre la superficie delle cose, ma arrivare a dire che «il testo può anche indicare una strada nuova e del tutto percorribile e porsi come capofila di un originale tipo di letteratura» (come ancora si legge in Prefazione) è francamente fuori luogo: questa sceneggiatura appartiene al genere cosiddetto «urban-fantasy», in cui uno scenario urbano abituale è cioè popolato di creature insolite e vede accadere eventi fuori dall’ordinario.
Detto ciò, qualche imprecisione disseminata qua e là (mancanza del nome dell’autore e dell’editore sulla copertina, nonché dell’indicazione «sceneggiatura»; la mancanza dello spazio fra il punto e la maiuscola successiva – peccato veniale in generale, ma mortale se commesso nella quarta riga della prima pagina) denuncia una inspiegabile scarsa attenzione alla cura editoriale. Che purtroppo non rende giustizia allo sforzo che la scrittura testimonia: quello di raccontare gli incontri e gli scontri dei tanti personaggi che popolano la storia sullo sfondo di una visione del mondo netta e sempre presente.

Lucia Gilli, nata ad Ancona, è laureata in Lettere moderne e ha frequentato il corso di regia e sceneggiatura presso l’Accademia «Griffith 2000». Nel 2011 ha fondato una propria scuola di scrittura creativa, «Tocco degli angeli».


Lucia Gilli, L’enigma delle anime gemelle, ed. Progetto Cultura, 2013, pp. 160, euro 12. Sceneggiatura.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.