Fogline d’assenzio è una raccolta di 48 poesie pubblicata nel 1913, nel pieno dell’attività poetica giovanile dell’autore. Il gusto amaro e pungente dell’assenzio, la delicatezza delle sue foglie e la tenerezza del vezzeggiativo: quest’ambivalenza contrastante evocata dal titolo si riflette, in filigrana, in ogni verso e nell’anima stessa del poeta.
I temi esplorati sono decisamente decadenti e a tratti crepuscolari: il conflitto interiore tra emozione e razionalità, il rimpianto amoroso, la perdita e la delusione, la nostalgia, la morte — intesa tanto come fine inevitabile quanto come liberazione. Ciononostante, a questa intensità tematica si accompagna una musicalità carezzevole, uno stile raffinato, metaforico, e che s’inserisce nella piena maturità del periodo simbolista italiano. Il tono ora lirico, ora ironico, si muove agile tra l’elegiaco, il prosastico e l’aforistico.
Sinossi a cura di Marco Capuano
Dall’incipit del libro:
Una tristezza di noia
grigia, del cielo più vasta,
lenta m’avvolge a che muoia
in me la luce rimasta;
trema la luce nell’onda
delle mie lacrime amare,
poi tra le nebbie essa affonda
del cielo crepuscolare…
E il cuore, povero cuore,
come una stanza d’assente
trasuda tutto un dolore
che non ha spasimi più.
Scarica gratis: Fogline d’assenzio di Francesco Cazzamini Mussi.




