La Missa solemnis in Re maggiore, Op. 123, è una composizione sacra di Ludwig van Beethoven, tra le più importanti nella storia della musica. Assieme alla Messa in Si minore di Bach è spesso considerata la più grandiosa messa composta dopo la fine del periodo rinascimentale.

Fu composta per celebrare l’investitura, avvenuta il 9 marzo 1820, di Rodolfo d’Asburgo-Lorena ad Arcivescovo di Olmütz, al quale Beethoven aveva già dedicato molte sue opere: la Sonata op.81a Les adieux, la Sonata Op.106 Hammeklavier, il Concerto op.58, il Concerto op.73 e il Trio op.97 Arciduca. La nomina ad arcivescovo dell’arciduca era stata annunciata ufficialmente nell’estate del 1818, benché fosse già attesa da anni l’intronizzazione quando l’opera di Beethoven non era ancora compiuta. Il musicista infatti lavorò alla composizione della Missa solemnis per quattro anni, a partire dalla primavera 1819, come dimostrano anche gli schizzi, gli appunti dei Quaderni di conversazione e la corrispondenza.

È del 1819 anche il testo dell’Ordinario della Messa che Beethoven utilizzò per comporre: esso contiene il testo latino, con i segni delle accentuazioni delle parole, la parallela traduzione in tedesco e una serie di appunti sul significato delle parole (per esempio le sottili differenze tra “terra” e “mundus“, o “natum” e “genitum“). Era infatti innanzitutto il senso della parola del testo che doveva essere ispiratore della forma musicale, non tanto l’elaborazione tematica. In questo stesso testo si trovano i primi degli schizzi per la fuga finale del Credo e dell’inizio del Sanctus. Alla fine del 1819 erano completi il Kyrie, il Gloria e parte del Credo; la partitura autografa fu completata nella primavera del 1823.

In una lettera del 5 giugno 1822 Beethoven definì la Missa solemnis «la più grande opera da [lui] composta» fino ad allora.

La prima esecuzione integrale ebbe luogo a San Pietroburgo il 7 aprile 1824, sotto forma di oratorio, grazie al principe Nicolaj Galitzin (che aveva commissionato a Beethoven tre nuovi quartetti per archi Op. 127, 132, 130); una esecuzione parziale ebbe luogo, alla presenza dell’autore, il 7 maggio 1824, quando ne furono eseguiti solo il Kyrie, il Credo e l’Agnus Dei, sotto il titolo di Tre Grandi Inni per coro e voci soliste, con Carolina Ungher e Anton Haizinger, al Theater am Kärntnertor di Vienna (la stessa sera della première della Nona sinfonia).

La Messa è strumentata per un grande organico comprendente soprano, contralto, tenore, basso, coro misto; orchestra composta da due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, controfagotto, quattro corni, due trombe, tre tromboni, timpani, organo e archi. L’opera fu dedicata all’arciduca Rodolfo d’Austria, arcivescovo di Olmütz, mecenate principale di Beethoven nonché allievo e amico.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Missa_solemnis_(Beethoven)

Scarica gratis: Missa Solemnis, in Re maggiore, Op. 123 di Ludwig van Beethoven. Karl Böhm dirige la Berliner Philharmoniker in una esecuzione del 1955.