In questo libro, viene digitalizzato un corposo testo, stampato a Lione nel 1865, contenente la traduzione italiana degli scritti di Colombo, provenienti da varie fonti archivistiche spagnole. Chi raccolse questa documentazione fu Giovanni Battista Torre, che dedicò l’opera a Vittorio Emanuele II.

Cristoforo Colombo scrisse, in spagnolo, i diari dei suoi quattro viaggi verso “le Indie”, come lui credeva, sotto forma di relazioni ai Sovrani di Spagna che avevano finanziato le sue spedizioni. A questi diari sono stati accostati documenti che lo riguardano, come le “patenti” concesse dai sovrano spagnoli, in cui fu nominato Ammiraglio dell’Oceano con una rendita perpetua, per lui e per i suoi eredi, sui proventi delle terre da lui raggiunte. Caduto in disgrazia, Colombo scrisse quindi numerose lettere ai Sovrani e ad altre autorità, ai suoi famigliari (in particolare al figlio maggiore Diego) ed amici, in cui spiegava la situazione e si difendeva dalle calunnie.

Da questa documentazione si ricava l’acutezza delle osservazioni di Colombo, non solo in termini di navigazione, astronomia e geografia, ma anche botanica, scienze naturali ed antropologia. Leggiamo il suo genuino entusiasmo per la terra da lui scoperta; leggiamo le espressioni di gratitudine verso i sovrani spagnoli, che ne finanziarono il viaggio, e l’Onnipotente, che gli concesse di scampare a non poche situazioni critiche, sul mare ed in terraferma ad opera dei Nativi. Leggiamo della sua profonda fede, espressa più volte come soddisfazione nel poter portare a così tante persone la parola del Signore e la redenzione delle loro anime; e la decisa condanna delle truffe e delle rapine effettuate dai suoi marinai per impadronirsi dell’oro e delle perle delle popolazioni indigene.

E per chi ne dubitasse ancora, più volte viene ricordato il profondo legame che univa Cristoforo Colombo alla “sua” città, Genova. Ne parla, ad esempio, nel “Maggiorasco” in cui dispone a favore del figlio Diego, a proposito delle future rendite della terre da lui scoperte. Rivolgendosi alle Maestà Spagnole, ricorda che esse ottennero il dominio su vaste terre, scoperte

“da me dico, il quale nato in Genova (siendo yo nacido in Genova) venni a servirle qui in Castiglia”

E uno specifico legato testamentario si riferisce all’obbligo di mantenere in Genova sempre una rappresentanza della famiglia Colombo, a cui lasciare una parte della rendita

“colla quale possa vivere onestamente, siccome conviene ad un nostro consanguineo, ed abbia stanza e dimora qual cittadino e possa trovarvi ajuto e favore quanto ne abbia d’uopo; perchè di quella città io uscii ed in essa nacqui. (Puesque de ella salì y en ella nacì.)”

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Cristianissimi, sublimissimi, eccellentissimi e potentissimi Principi, Re e Regina delle Spagne e delle isole del mare, Nostri Signori.
Nel corrente anno, terminata che ebbero le Altezze Vostre la guerra contro i Mori, signoreggianti in Europa, guerra che finì nella grandissima città di Granata, ove addì dodici del mese di gennaio, vidi spiegate per forza delle armi le reali bandiere delle Altezze Vostre sulle torri dell’Alhambra, castello della predetta città, ed ove scorsi il Re Moro recarsi alle porte della città e baciare le reali mani delle Altezze Vostre e del Principe mio Signore, tosto in questo mese stesso, per le informazioni da me date alle Altezze Vostre sopra le terre dell’India e intorno ad un Principe nominato il Gran-Cane (che nel nostro idioma vale Re dei Re), il quale molte volte al pari de’ suoi antecessori aveva mandato a Roma per Maestri di nostra Santa Fede, affinchè gliela insegnassero: al che non avendo mai il Santo Padre provveduto, tante città si perdevano nel credere alle idolatrie e nell’accogliere sette di dannazione: — le AA. VV., quali Principi Cristiani Cattolici e zelanti propagatori della Santa Fede Cristiana, nemici della setta di Maometto e di tutte le idolatrie ed eresie, pensarono inviare me, Cristoforo Colombo, alle precitate contrade dell’India per vedere quel Principe, i popoli, i paesi, ed osservare la disposizione loro, lo stato di ogni cosa ed il modo che ivi usar si potrebbe per la loro conversione alla nostra Santa Fede.

Scarica gratis: Raccolta completa degli scritti di Cristoforo Colombo ad illustrare e documentare la scoperta dell’America di Cristoforo Colombo.