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(voce di SopraPensiero)
Siamo nell’entroterra siciliano, immersi nei pascoli selvaggi di un po’ di anni fa, dove la mafia la fa da padrone. Pietro Nasca, giovane pastore intraprendente, teme il ritorno a Roccadoro di due loschi fratelli appena usciti di prigione dopo essere sfuggiti a una condanna per rapimento solo grazie alla testimonianza falsa comprata mentre sono in prigione. La famiglia Nasca ha molto da perdere dal ritorno dei fratelli Militello, ma, come tutti gli altri in paese, si sente impotente di fronte alla loro prevaricazione. Pietro, invece, non intende adeguarsi al modo di fare mafioso dei Militello e decide di agire, incoraggiato da un amico, scatenando una serie di eventi che presto non riuscirà a controllare. Alla fine è costretto a seguire i consigli di un amico, della fidanzata e dell’amante e ad affiancare i carabinieri per raggiungere il suo obiettivo.
All’ombra del fico narra una storia che, attraverso il suo protagonista, lascia certamente un segno e apre le porte alla riflessione.
Anche chi non ama i romanzi a sfondo mafioso viene coinvolto in una narrazione fluida, dove gli ambienti sono ben descritti e i personaggi nettamente delineati. La personalità del protagonista, caparbio e coraggioso nonostante la giovane età, fa innamorare, mentre vengono messi in risalto valori fondamentali come la famiglia e il desiderio di giustizia.
Pino Campo, autore cinquantenne di origini siciliane, trasferisce nel suo romanzo l’amore per la sua terra di cui dimostra una gran conoscenza storica e culturale. Il suo stile è sicuramente frutto di studio e approfondimenti dell’arte del saper scrivere e non poteva certo mancare tra le perle della casa editrice Le Mezzelane.