«Il giorno 2 alle ore 11 il comandante del campo riunisce tutti gli internati tedeschi, facendo loro un discorso nel quale assicurava che il campo non sarebbe stato evacuato e che egli stesso sarebbe rimasto in questo, fino all’arrivo delle truppe Americane, domandando però che essi dovevano assicurare l’ordine all’interno del campo. A questa notizia nessuno dei compagni dirigenti si fa illusioni sulle vere intenzioni del Comandante il campo»

Gilberto Salmoni – già autore di Luoghi che non avevo visto, fatti che non conoscevo, riedito da Fratelli Frilli nel 2012 – torna con un nuovo libro, Buchenwald. Una storia da scoprire, per raccontare la sua esperienza concentrazionaria: da deportato a soli 16 anni, a elemento su cui il Comitato Clandestino (l’organizzazione dei prigionieri politici all’interno del campo) avrebbe potuto contare, in caso di bisogno. Un reportage di prima mano che non ha soltanto il sapore e il valore della testimonianza. In questo momento storico delicatissimo – nel quale ancora c’è chi sostenga che la Shoah non sia mai esistita, è fondamentale il punto di vista (parziale, come tutti i punti di vista) di chi invece vi ha assistito. E la cui presunta debolezza (la parzialità, appunto) costituisce proprio la più grande forza: nel resoconto non stereotipato, ma lucido e «disallineato», come ogni racconto autentico, non preparato a tavolino, affinché le versioni concordino. Quasi centocinquanta pagine scritte con uno stile colloquiale e fervido che sembra ripreso direttamente da una conferenza a braccio. Da leggere senza meno. Per non dimenticare.


G. Salmoni, Buchenwald. Una storia da scoprire, ed. Fratelli Frilli, 2016.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.