(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Nuove novelle di Federigo Verdinois.

Dall’incipit del libro:

Gran bella cosa il novellare, cioè l’immaginare, il fantasticare, il creare! Maravigliar la gente e ingannar sè stessi, trovarsi sopra un piedistallo d’idealità, sublime in mezzo alla folla, che protende i visi in su, batte le mani e vi decreta il trionfo! Ci si fa poi un’altra vita oltre a questa; si ama, si odia, si gode, ci si tormenta, lassù, in quella regione alta, tutta nuvole e colori, e luce e tempeste, della fantasia. Della fantasia e del cuore: le tempeste sono del cuore. Ci vivono dentro altri esseri che sono creature nostre, sangue nostro, e le abbiamo vedute nascere; e le vediamo muoversi, parlare, ridere, piangere, morire, come noialtri che viviamo. Quando si soffre troppo, si ridiscende dall’alto, o rovinosamente si piomba con un colpo che ci spezza le ali: si sorride dopo e ci si compiace della potente illusione. Accade, diciamo così, come in quei sogni spaventosi, quando ci si dice dormendo: «Ebbene, sì, questo è sogno.» È una consolazione. In quest’altra delle vite che viviamo giorno per giorno, si soffre lo stesso; ma quando il dolore ci punge forte, ci mette gli artigli nell’anima, ci fa sanguinare da tutte le parti, non si può discendere da alcuna altezza, perché siamo già in basso, siamo sempre in basso, pur troppo!