In questi versi di Jack Foley, raffinato ed estroso poeta californiano erede della beat generation, si accalcano, in una sorta di mélange fra demistificante e consacrante, molti archetipi della spiritualità e della sapienza occidentali, tanto classiche quanto ebraico-cristiane: il cammino nell’indistinto e nell’aperto, l’esodo e lo smarrimento del viaggio e dell’ignoto nella ricerca di un senso e di un destino; il conflitto tra realtà e illusione, tra verità e menzogna, e il paradosso della veridicità dell’illusione e dell’illusorietà del reale; l’immanenza del sacro nel linguaggio, nel Verbo, anche al di là della consapevolezza di chi lo usa, e anche nelle sue forme in apparenza più banali; i molteplici e stratificati sensi racchiusi in un silenzio; l’amore come sacrificio, come forza che anima il creato
e come impulso che nasce dall’istinto e si innalza verso il cielo, secondo l’archetipo dell’Albero Cosmico, qui visto, in chiave shivaita e dionisiaca, come simbolo fallico.

A questa sovrapposizione (alla quale pure soggiace una logica rigorosa) di referenti culturali corrisponde uno stile frammentato, variegato, gremito di transizioni e di associazioni repentine, al limite del surreale, ma che presuppongono una lunga meditazione: ci si sente come di fronte alla condensazione o alla selezione di un meticoloso e ramificato lavoro preparatorio, o alla superficie ultima di un palinsesto più volte raschiato e riscritto, ma che lascia ancora trasparire le profondità prospettiche delle proprie sinopie.

(introduzione e traduzione di Matteo Veronesi)

 

UNDER THE MOON

Under a prairie moon

Oh, how I’d love to spoon

And to croon

Love’s tune

While the sagebrush brushes by

And the cacti

Grow high

And my horse clop clops beneath the prairie sky

In its usual spot (above!)

And I think of that ol’ sweet emotion LOVE

SO TRUE

And I wouldn’t care about the prairie wouldn’t tarry on it, Mary,

If Only

I

Had

YOU

*

Ah, the ones that don’t believe you

even when you’ve told them

your best lie

*

love you with all my heart

*

he was at war

with Reality

with soi-disant Reality

he was at War

War

was his Reality

he was at War

*

If someone uses you and you get something back from it, that’s fine.

If someone uses you and you get nothing back from it, then you are a slave.

*

God is in the language

God lives in the language

*

we have a lot to say to one another,

and our silences are full of meaning.

*

purchasing…

the dream of birth…the high in the low (among the animals)

the «new»…

the hope of the world…

the pagan…

the phallic tree…the star…

the family…antiquity…

kings worshiping where animals are…

the child…

the notion of «love,» born in a low place, traveling to a high place…

the destiny we know…the suffering

at bay at this moment but still, a shadow…

the infinite…

light bursting forth…

the transformed

tree…

roots…the moment of love in a story of suffering

 

SOTTO LA LUNA

Sotto una luna di pianura

Ah quanto amerei amoreggiare

E sussurrare

Il canto dell’amore

Mentre ci sfiorano fronde d’artemisia

E i cactus

Alti si ergono

E lo zoccolo del mio cavallo scalpita

Sotto il cielo della pianura

Nel suo solito posto, lassù

E io penso a quella vecchia dolce emozione ALL’AMORE

COSÌ VERO

E non mi curerei della prateria non vi indugerei, Maria,

Se soltanto

Io

Avessi

TE

*

Ah, quelli che non ti credono

neppure dopo che hai raccontato loro

la tua più grande menzogna

*

t’amo con tutto il cuore

*

era in guerra

con la Realtà

con la sedicente Realtà

era in Guerra

la Guerra

era la sua Realtà

era in Guerra

*

Se qualcuno ti usa e ne ricavi qualcosa, ciò è giusto.

Se qualcuno ti usa e non ne ricavi niente, allora sei uno schiavo.

*

Dio è il linguaggio

Dio vive nel linguaggio

*

abbiamo tanto da dire l’uno all’altro,

e i nostri silenzi sono pieni di senso.

*

comprare…

il sogno della nascita… l’alto nel basso (fra gli animali)

il «nuovo»…

la speranza del mondo…

il pagano…

l’albero fallico… la stella…

la famiglia…l’antichità…

re adoranti dove stanno le bestie…

il bambino…

la nozione d’»amore», nata dal basso, in viaggio verso le altezze…

il destino che sappiamo… la sofferenza

a bada per ora ma ancora, un’ombra…

l’infinito…

la luce che prorompe…

l’albero

trasfigurato…

le radici… l’istante dell’amore in una storia di pena