(voce di SopraPensiero)

«Dobbiamo esser riconoscenti alla Francia per aver coltivato il gioco con maestria e ispirazione. Da lei ho appreso a non prendermi sul serio se non al buio e, in pubblico, a prendermi gioco di tutto». Difficile – e pericoloso – generalizzare, ancor di più etichettare uomini, gruppi, nazioni intere. Ma se è vero che i popoli hanno un’anima propria, allora quella della Francia è vicina alla leggerezza: da quella della filosofia (tanto graziosamente affidata alla boutade) a quella più quotidiana e supericiale, «messa con talento nelle cose da niente». Il proverbiale buon gusto francese – estetico, culinario, ecc. – nasce da qui; e da qui, ancora, nasce il più grande merito (e il più grande peccato) della Francia: la socievolezza […]
Il romeno Emil Cioran alle prese con il Paese che lo ha ospitato, e che lui ha fatto proprio (a partire dalla lingua) fino a venir riconosciuto come uno dei più grandi scrittori in francese del Novecento. Alla ricerca di una propria nuova collocazione, e di punti di riferimento in una mentalità tanto diversa da quella natia, Cioran concepisce la Francia come una «società felice», che rifiuta il Mistero e la cui gente è nata per parlare: «da soli si annoierebbero». Una lettura piacevole e non impegnativa, che pur chiama in causa Novalis e Baudelaire, Shakespeare e Voltaire. Con un nutrito apparato critico, per la cura di Giovanni Rotiroti.


E. Cioran, Sulla Francia, ed. Voland, 2014, pp. 112, euro 13.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.