(voce di SopraPensiero)

Pavia, 1873. Il Ticino straripa e raggiunge i primi piani delle case. Cantine e abitazioni vengono allagate; si salva il salvabile, ma molto resta sotto. In particolare, vi restano i corpi di due uomini che non hanno fatto in tempo a venir via. È l’amaro bilancio di una catastrofe naturale che giunge una volta ogni dieci anni, quasi puntuale, ma alla quale non ci si abitua mai. In piena emergenza, il commissario Melchiorre Ferrari, dell’Imperial regio Esercito (austriasco), si aspetterebbe di tutto, tranne venir assegnato al caso del furto dei gioielli di una delle famiglie più in vista della città. Suo malgrado, si mette al lavoro: pare che i preziosi siano stati trafugati senza lasciare nessuna traccia, neppure dai soliti sospetti si riesce a ricavare alcuna informazione; come se il furto fosse stato operato da un fantasma, o da qualcuno dal quale, per qualche motivo, tutti preferiscono tenersi ben alla larga. Ma poiché le disgrazie non vengono mai da sole, la questura riceve presto un’altra notizia: l’esercito, impegnato in operazioni di protezione civile, ha scoperto il cadavere di una donna. È il terzo annegato: ma forse stavolta le cause non sono naturali…
Mino Milani, scrittore dalla penna mirabile e generosa (è autore di oltre 50 libri, che vanno dal giallo al romanzo storico, dal saggio all’opera per bambini), consegna un noir in cui giustizia e delitto si affrontano fino alla fine in uno scontro nel quale né la dedizione né l’intuito geniale dell’investigatore bastano a rirpistinare l’ordine delle cose. Originale tanto per la sua ambientazione storica quanto per quella geografica (Milani è stato definito «lo scrittore di Pavia»), si fa ricordare anche per le figure del superiore di nazionalità tedesca che nella sua foga di apprendere e di ostentare l’italiano nelle forme più pittoresche, finisce per dare più importanza alle parole che ai fatti; e quella del reduce dalla guerra di Napoleone, che non ha mai smesso di credere nelle sue promesse e nei suoi ideali (nonostante la gamba zoppa sia tutto ciò che gli è rimasto di quell’impresa). L’editore Effigie ha in programma la ristampa completa dei noir del commissario Ferrari.


M. Milani, L’annegata di Borgobasso, ed. Effigie, 2013, euro 15.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.