Whistleblower è il termine inglese, derivante dalla frase “to blow the whistle” (traduzione letterale: per fischiare), che mira a identificare un soggetto che scopre e denuncia, in genere nel corso dell’operatività attiva, fatti che hanno causato o possono in potenza causare danno allo stesso ambiente in cui lavora o ai soggetti che con questo si relazionano.
Grazie alla denuncia di detta tipologia di figure molte volte è possibile prevenire pericoli o, più semplicemente, assicurare trasparenza negli ambienti e fornire qualità nei relativi servizi produttivi.
Se opportunamente tutelati e messi in grado di favorire comunicazione all’interno dell’organizzazione in cui lavorano, possono migliorare efficienza e, anche, assicurare un’implementazione del sistema dei controlli interni.
Per quanto detto, benefici analoghi possono derivare anche da soggetti non più attivi nel mondo del lavoro che, grazie a questo loro status (ormai liberi da vincoli di appartenenza e da ogni eventuale “condizionamento”) possono più facilmente evidenziare – con proprietà e precisione di linguaggio – quelle incongruenze e vizi/abusi procedurali nel caso vissuti, non sempre quindi legati a negligenze o a innocenti trascuratezze.
L’autore del libro “Pesi e Contrappesi” qui recensito, per la varietà e la ricchezza dei contenuti potrebbe, quindi, ben rientrare nella seconda fattispecie di whistleblower, in quanto sviluppa una serie di vicende (definite come frutto di fantasia), inframezzandole ironicamente con una serie di aneddoti e storie piene di strani protagonisti, dove – con molta probabilità – molti lettori potrebbero poi magari riconoscersi, per il loro vissuto (presente o passato).
La quarta di copertina del volume riporta infatti:
“Come sempre capita, quando si leggono storie ispirate a fatti realmente accaduti, ci sarà chi andrà a riconoscere con immediatezza contesti a lui noti e magari rivedere anche circostante vissute assai simili; ma ci sarà anche chi cercherà comunque di immaginare le istituzioni e i luoghi a cui si allude, nel tentativo di individuare talune delle figure descritte e che fanno parte della narrazione.
Questo è uno degli aspetti più belli della letteratura “verista” che, quando riesce a miscelare con efficacia fantasia e memorie, attualizza le vicende, a prescindere da ogni condizione.
Qualcuno potrà anche ritrovarsi in alcune delle storie e pure riconoscersi in vicende raccontate spesso con ironia.
Qualche altro apprezzerà, forse, la fervida fantasia nell’impegno dell’autore a tentare di enfatizzare paradossi impossibili.
Come capita in tutte le forme espressive che ambiscono ad essere accostate all’arte, ciascuno potrà leggere e vedere ogni cosa a proprio modo: secondo il proprio spaccato professionale, l’ampiezza intellettuale di cui è dotato, la cultura di cui dispone e che ha accumulata e assorbita nel tempo.
In ogni caso le sfumature, le gradazioni di grigio e l’ampia scala di colori usati nel composito racconto sono tante e probabilmente, alla fine, molti saranno indotti a qualche riflessione.”
Editato da Youcanprint ad agosto 2023, il libro si compone di 272 pagine e l’edizione cartacea è acquistabile – anche on line – al costo di 19,50 euro (Ebook euro 4,99).
Buona luce a tutti!
(Articolo editato anche su https://laquartadimensionescritti.blogspot.com/)