Apparso nel 1799 a Londra, come dichiara il mendace frontespizio, ma in realtà stampato a Roma da Salvioni, tipografo ufficiale della Repubblica romana, tirato probabilmente in poche copie non corrette sulle bozze dal suo irrequieto autore e redatto in forma epistolare, il “Viaggio in Grecia” incontrò subito un grande favore negli ambienti europei più progressisti, e fu ampiamente tradotto.
Nel confronto fra l’antica prosperità della Grecia e la sua condizione sotto l’impero ottomano, Saverio Scrofani si apre a riflessioni critiche che coinvolgono anche argomenti estranei alle tematiche del suo soggiorno, e ad audaci impennate polemiche su delicate questioni d’ordine politico e religioso, in una antesignana visione liberistica delle dinamiche economiche e nella insinuante convinzione della necessità di promuovere la nascita di una Grecia moderna, finalmente reinseribile fra le nazioni forti in un nuovo assetto europeo.
Sinossi a cura di Giovanni Mennella
Dall’incipit del libro:
Sono già scorse 24 ore da che facemmo vela da Venezia, e Venezia è ancor là: Una calma, altrove importuna, ma qui pietosa ci tiene ancora avvinti alle sue lagune. Il Campanil di S. Marco, la Giudecca, le prigioni, ricevono gli ultimi raggi del Sole che sta per tramontare, e gli ultimi miei addio. O mio G… un breve spazio è quello che ci divide, e son sicuro che voi ci scorgete dal vostro bel vedere. Questa è l’ora, amabile V…, dolce B…, amiche incomparabili in cui io veniva a trovarvi: fra un’ora perderò di vista, e Venezia, e la terra: fra un giorno perderò forse di vista l’Italia intiera; fra un mese sarò mille miglia lontano da Voi. Addio Venezia, addio soggiorno caro al mio cuore, addio miei buoni amici: le lagrime mi [8] scorrono dagli occhi nel separarmi da Voi…, ma no, noi non ci separiamo, Voi sarete sempre con me; vado ad incidere i vostri nomi sulle cime del Parnaso, sulle ruine di Sparta, e di Atene: verrete meco ad osservare quei luoghi sagri una volta all’amore di Saffo, all’amicizia di Pilade, e d’Oreste. Il mio cuore si commove più a questi tratti della sensibilità de’ Greci, che a tutte le lor vittorie. O’ Amore! Chi non ti conosce è il solo infelice sopra la terra: o amicizia! Chi non t’apprezza, non è degno di vivere.
Scarica gratis: Viaggio in Grecia di Saverio Scrofani.