Cordelia non è Mary Shelley, e non ci si aspetta che un racconto gotico possa portare la sua firma. Eppure questi sei racconti sono intrisi di mistero, e le protagoniste, sei donne consapevoli della propria sorte e dei misteriosi eventi che le circondano, sono i personaggi che la penna di Cordelia descrive per le sue lettrici del 1905.

Prendiamo Valentina: è un medico, studiosa delle malattie del sistema nervoso, e innamorata di un suo paziente, che sposa andando contro il volere della famiglia. La coppia dovrà però affrontare un drammatico segreto, che riaffiora come incubo notturno, e sta distruggendo la vita dell’uomo.

Più commedia che dramma, ma ugualmente centrata sul mistero, la vicenda di Fania, giovane, ingenua, forse anche sciocchina, sposata con un ingegnere di diversi anni più anziano di lei. Il marito ad un certo punto si chiede se il carattere allegro ed esuberante di Fania sia accompagnato dalla fedeltà coniugale, e se le sue chiacchiere siano tutte innocenti o meno: inventa quindi un gioiello contenente un micro registratore. L’uso che Fania farà del gioiello è degno di una novella del Boccaccio, ancorché filtrato dalla sensibilità di Cordelia.

Dei rimanenti racconti, non vogliamo togliervi il piacere di scoprire tutti i misteri. Buon divertimento e buona lettura quindi!

Articolo di Gabriella Dodero

Dall’incipit del primo racconto Una tragedia in un cervello:

Valentina seduta accanto alla finestra era immersa nella lettura della Nevrosi e neurastenia del professor De Giovanni.
Era laureata da un anno in medicina e amava la scienza coll’ardore della giovinezza, colla fede d’un credente. S’era dedicata alla specialità delle malattie del sistema nervoso, e studiava indefessamente coll’entusiasmo di un neofita.
Fu scossa dalla voce della madre, la signora Paola Verganti, che le disse:
— Valentina, ti prego, lascia per dieci minuti i tuoi libracci, e ascoltami.
— Parla, mamma, — rispose Valentina chiudendo il libro.
— Dà retta a me, — riprese la signora Verganti, — rinuncia al tuo matrimonio. Quando ti ho concesso di frequentare l’Università, lottando coi pregiudizi degli amici, fu per farti forte e capace di vivere anche senza maritarti, ed ecco che la tua scienza non serve che a renderti indipendente da me, e a farti scegliere uno sposo che non mi persuade.

Scarica gratis: Verso il mistero di Cordelia (alias Virginia Tedeschi Treves).