In questa prima raccolta di racconti – Calandra ne pubblicò tre con lo stesso titolo Vecchio Piemonte – temi molto presenti e vivi sono l’ambientazione storica, la descrizione affettuosa dei piccoli paesi piemontesi con l’amatissima casa della sua infanzia e infine una certa aura di mistero e sovrannaturale.
Nella pagina dedicata all’opera (vedere link in basso) è disponibile la sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS.
Dall’incipit del primo racconto Reliquie:
La ghiaia del viale scricchiolò sotto le ruote, la nostra vettura passò lenta sotto l’androne, svoltò nel cortile e andò a fermarsi davanti alla porta del fabbricato civile.
I due custodi, marito e moglie, sbucarono fuori dalla casetta rustica; l’uno si diede attorno a scaricar le nostre robe, l’altra andò per le chiavi, aprì larga la porta, salì le scale e comparve a spalancar successivamente ciascuna delle finestre per rinnovare l’aria, disperdere l’odore di rinchiuso, rinfrescare e spazzar dappertutto.
Il domani s’apriva la caccia.
Appena entrati in casa, Mario ed io, pensammo prima ai fucili, ai pacchi di cartuccie, alle munizioni, che furono collocate in un armadio al sicuro, fuori dell’umidità; poi alle nostre persone. Furono tratti dalle valigie gli abiti di tela chiari e leggieri e sostituiti sui nostri individui agli abiti di panno scuri e pesanti, i cappelli di feltro furono cambiati in cappelli di paglia e si terminò l’operazione con uno scrollamento generale di tutta la persona ed un sospiro profondo di beatitudine, quasichè fossimo rimasti chiusi fino a quel momento nell’arnese di acciaio d’un uomo d’arme del 1500.
Scarica gratis: Vecchio Piemonte: Reliquie ; Le masse cristiane di Edoardo Calandra.