(voce di SopraPensiero)
Rilanciamo il recente comunicato stampa della Wikimedia Foundation:
La Wikimedia Foundation vince la causa intentata dall’ex consigliere di Berlusconi
Wikipedia esiste grazie a persone come voi – autori, redattori, traduttori, sostenitori della libera conoscenza. Non esiste però in un vuoto: la sua sopravvivenza dipende da infrastrutture legali e da normative di tutto il mondo che le consentono di essere un forum aperto, creato e curato da una comunità globale di più di 80.000 contributori attivi ogni mese.
Di tanto in tanto, la capacità della Wikimedia Foundation di fornire un luogo sicuro per i progetti di Wikimedia viene messa in discussione da cause legali che nascono dal malcontento verso i contenuti pubblicati. Il 30 gennaio 2013 è stata avviata una causa legale nei confronti della Wikimedia Foundation da Cesare Previti, ex Ministro della Difesa durante il governo di Silvio Berlusconi. Il signor Previti sosteneva che la versione in italiano dell’articolo di Wikipedia «Cesare Previti» – che ha descritto come «pettegolezzo pseudo giornalistico alimentato dall’opera di soggetti [ […]] assolutamente inattendibili» – contenesse affermazioni inesatte e diffamanti.[1]
Il signor Previti sosteneva che la Wikimedia Foundation dovesse essere responsabile di fronte alla legge italiana per aver fornito un luogo che consente la pubblicazione di contenuti presumibilmente diffamanti.[2] Il 20 giugno 2013, il Tribunale civile di Roma ha espresso parere contrario[3], rilevando che, ai sensi delle leggi italiane, la Wikimedia Foundation è un fornitore di hosting piuttosto che di contenuti e come tale non può essere ritenuta responsabile dei contenuti scritti dagli utenti individuali.[4]
Due dei fattori presi in considerazione dal Tribunale nel raggiungere questa conclusione sono stati se la Wikimedia Foundation sia chiara riguardo al suo ruolo nella creazione di contenuti e se ci siano procedure che consentono di segnalare possibili errori nei contenuti.[5] Il Tribunale ha riconosciuto che la Wikimedia Foundation è molto chiara sul suo ruolo come fornitore di servizi di hosting[6] e ha concluso che «[Wikimedia] offre un servizio basato proprio sulla libertà degli utenti di compilare le voci dell’enciclopedia».[7] Il Tribunale ha rilevato che la Wikimedia Foundation è esplicita sul fatto che, data la natura aperta e fluida dei progetti, non può garantire l’accuratezza dei contenuti disponibili su Wikipedia.[8]
Dato che è la comunità dei redattori di Wikipedia, piuttosto che la Wikimedia Foundation, a svolgere il ruolo principale nella creazione e nella gestione dei contenuti, il Tribunale ha anche preso in esame se il signor Previti avesse a disposizione dei metodi per far fronte a potenziali inesattezze nei contenuti di Wikipedia. Il Tribunale ha osservato che Wikipedia può essere apertamente modificata da tutti e che chiunque può individuare e segnalare potenziali inesattezze tramite i processi di revisione della comunità.[9] Questi processi — creati e implementi dalla comunità di utenti e basati sul consenso — sono stati un fattore importante per la decisione del Tribunale e non sarebbero possibili senza l’impegno e il sostegno della comunità.
Pertanto, il Tribunale ha concluso che il ruolo della comunità di utenti (piuttosto che della Wikimedia Foundation) nella creazione di contenuti, bilanciato dalla capacità del signor Previti di segnalare le proprie rimostranze direttamente alla comunità, solleva la Wikimedia Foundation dall’obbligo di fornire garanzie di accuratezza.[10]
I forum aperti e collaborativi come Wikipedia non potrebbero esistere se le organizzazioni che li ospitano fossero legalmente (e spesso finanziariamente) responsabili di ogni presunto errore che trova spazio sulle loro pagine. La capacità di diffondere, apprendere e condividere liberamente le conoscenze dipende dalla disponibilità di un luogo dove esse possano vivere e crescere. Decisioni come quelle del Tribunale civile di Roma in questo caso aiutano a garantire la sopravvivenza di Wikipedia, ed è per questo motivo che la decisione non è solamente una vittoria per la Wikimedia Foundation, ma anche per tutti coloro che usano i progetti di Wikimedia.
Michelle Paulson
Responsabile legale,* Wikimedia Foundation
Nota: sebbene questa decisione rappresenti un importante passo avanti nel tutelare i fornitori di hosting come la Wikimedia Foundation, è altrettanto importante ricordare che ogni individuo è legalmente responsabile delle proprie azioni, sia online che offline. A tutela del vostro interesse, dovreste agire con cautela ed evitare di contribuire ai progetti di Wikimedia con contenuti che potrebbero dar luogo a responsabilità civili o penali di fronte alla legge degli Stati Uniti o di qualsiasi paese che potrebbe avere giurisdizione nel vostro caso. Per maggiori informazioni, si rimanda alle nostre Condizioni d’uso ePolitiche legali (in inglese).
* Un ringraziamento speciale va al nostro fenomenale studio legale in Italia, Hogan Lovells, in modo particolare a Marco Berliri, Massimiliano Masnada, e Marta Staccioli, senza i quali questa vittoria non sarebbe stata possibile.
Testo originale su: http://blog.wikimedia.org/2013/06/26/wikimedia-foundation-legal-victory-italy/
Note
- (torna) Querela al punto 2 (versione originale italiana). Previti contro Wikimedia Foundation, Inc., Tribunale di Roma, n. 12261/2013.
- (torna)«Nella fattispecie, senza Wikipedia non esisterebbe la pubblicazione diffamatoria oggetto di causa; Wikimedia, in pratica, ha posto in essere le condizioni per lo stesso verificarsi dell’illecito, offrendo all’autore materiale dello scritto un luogo grazie al quale poterlo diffondere (e farlo diventare, solo grazie al potente mezzo predisposto, diffamatorio)». Querela al punto 19 (versione originale italiana).
- (torna) Questa sentenza ha effetto immediato. Il signor Previti ha tuttavia trenta (30) giorni di tempo dalla data della decisione per ricorrere in appello. Si tenga presente che se il signor Previti dovesse optare per il ricorso, la Wikimedia Foundation intende opporsi all’appello con tutte le sue forze.
- (torna) »Non è dimostrato, a fronte delle dettagliate contestazioni mosse dalla società convenuta, che nella gestione dell’enciclopedia Wikipedia la Wikimedia Foundation Inc. svolga funzioni diverse da quelle di hosting provider, ossia di soggetto che si limita ad offrire ospitalità sui propri server ad informazioni fornite dal pubblico degli utenti». Decisione al punto 6 (versione originale italiana). Previti contro Wikimedia Foundation, Inc., Tribunale di Roma, n. 12261/2013.
- (torna) «[Wikimedia Foundation] parte convenuta ha documentato l’esistenza di una pagina indicata come Disclaimer generale in cui la stessa provvede a fornire una serie di informazioni preventive in cui chiarisce di non poter garantire in alcun modo la validità delle informazioni pubblicate. . .». Decisione al punto 7 (versione originale italiana). Si veda anche: «La possibilità lasciata a chiunque di modificarne i contenuti e di chiederne la cancellazione». Id.
- (torna) «[Wikimedia Foundation] ha documentato l’esistenza di una pagina indicata come Disclaimer generale in cui la stessa provvede a fornire una serie di informazioni preventive in cui chiarisce di non poter garantire in alcun modo la validità delle informazioni pubblicate; è, infatti, documentata l’esistenza del Disclaimer generale disponibile alla pagina web http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Disclaimer_generale, in cui è contenuto il seguente avvertimento ‘Sebbene vi siano delle regole e un sistema non ufficiale di gestione anonimo e volontario, la struttura dell’enciclopedia permette a chiunque di modificare il contenuto delle sue pagine. Pertanto, è necessario tener presente che: di nessuna delle informazioni presenti nelle pagine di questo sito è possibile garantire verifica o controllo da parte di soggetti legalmente abilitati o con le necessarie competenze per esprimersi nei campi trattati; un siffatto controllo sarebbe necessario per fornire un’informazione completa, corretta e certa. Wikipedia non può garantire, in alcun modo, la validità delle informazioni pubblicate. Ciò, naturalmente, non implica la mancanza di informazioni interessanti o accurate, ma è importante sapere che su Wikipedia ogni contenuto può essere modificato, alterato o vandalizzato da chiunque. Ciò significa che ogni dato o informazione presente nelle voci di Wikipedia potrebbe non ritrarre adeguatamente l’effettivo stato della conoscenza condivisa o la verità dei fatti’: tale avvertimento evidenzia come la società che offre la piattaforma tecnologica all’enciclopedia on-line. . .» Decisione al punto 7 (versione originale italiana).
- (torna) Decisione al punto 7 (versione originale italiana).
- (torna) Si veda la nota n. 6.
- (torna) «. . . [Wikimedia] offre un servizio basato proprio sulla libertà degli utenti di compilare le voci dell’enciclopedia: è proprio questa libertà che esclude l’obbligo di garanzia e che trova il suo bilanciamento nella possibilità lasciata a chiunque di modificarne i contenuti e di chiederne la cancellazione. . .». Decisione al punto 7 (versione originale italiana).
- (torna) Id.