L’autore, negli anni ’40 del secolo scorso, si propone di condurre la propria spiritualità con grande equilibrio nell’ambito artistico, sempre orientato dalla guida dell’idealismo crociano, e nel 1945 raduna in questo volume scritti, per la maggior parte già pubblicati, che chiariscano il suo punto di vista.
Nella pagina dedicata all’opera (vedere link in basso) è disponibile la sinossi a cura di Paolo Alberti.
Dall’incipit dell’Introduzione:
I saggi e capitoli che qui si pubblicano hanno tutti lo stesso intendimento: di combattere la separazione dell’artista e dell’uomo, di arte e vita. E di mostrare come in cotesto distacco e isolamento, osservabile in tanta odierna critica (meno in quella di poesia e letteratura, di più in quella musicale, massimamente, in maniera imponente e talora stupefacente, in quella delle arti figurative), e nell’azione di tanti artisti, che fanno più polemica che arte, più poetica che poesia, di mostrare, si diceva, come in cotesto distacco e isolamento è l’errore e l’origine di tutta una grande classe dei mali di cui l’arte s’ammala e si perverte: intellettualismo, aristocraticismo, arcanismo, formalismo. In quell’isolamento – talora splendido isolamento – l’origine dell’estetismo.
Scarica gratis: Umanità dell’arte di Vladimiro Arangio-Ruiz.