Tag: H. G. Wells
— Mio zio, – diceva l’uomo dall’occhio di vetro, – era ciò che si può dire un ottavo di milionario. Possedeva circa centoventimila franchi. Sicuro! E mi lasciò tutto il suo avere.
Fuori del laboratorio una nebbia umida e grigia avvolgeva ogni cosa. All’interno un caldo piacevole, la luce dei becchi a gas, uno per ogni tavola da studio; e, sparse qua e là sopra le tavole, ampolle di vetro contenenti pezzi di molluschi, pesci, rane e mille altri campioni di animali per lo studio di anatomia.
La storia di Plattner è o non è degna di fede?
Ecco un’occasione buona per fare una discussione! Da una parte abbiamo sette testimoni, anzi, per essere veramente esatti, ne abbiamo sei e mezzo…
Voi avrete molto probabilmente inteso parlare di Hapley, non già di W. T. Hapley il figlio; ma del celebre Hapley del Periplaneta Haplia, Hapley l’entomologo. Se è così, voi conoscerete almeno la grande questione che si sollevò fra Hapley e il prof. Pawkins.
— Delle orchidee? – mi chiese l’uomo dal viso sfregiato E incominciò a osservare attentamente i fiori che avevo deposto sul tavolo.
— Sì.
Pollock ed il Porroh s’incontrarono per la prima volta in un villaggio paludoso, sulla laguna dietro la penisola di Turner. Le donne di questo paese sono assai belle e nelle loro vene scorre sangue europeo fin dai tempi di Vasco di Gama e degli Inglesi mercanti di schiavi.
Io era allora – saprete subito perchè non lo sono più – Egbert Craddok Cummins. Il nome esiste però sempre.
La piccola bottega non faceva affari, anzi puzzava di liquidazione. Winslow non era uomo capace di fare i conti, ed intravvide la realtà poco a poco, benchè ne avesse sempre avuto il presentimento, e fu un cumulo di circostanze che fece nascere in lui la persuasione di essere alle porte del fallimento.
Sui pendii dell’Imalaia, fra Jehun e Bimabur, ƒfra l’immensa e tenebrosa jungla da una parte, ed i verdi altipiani dall’altra, governava il Rajah di non grande importanza del quale vi narrerò l’immenso tesoro. Tesoro infinito, stando a quanto diceva il popolo, perchè il Rajah non aveva fatto che accumulare ricchezze durante la vita sua.