Tag: Egisto Roggero
La strada mi appariva interminabile.
La grande vettura da viaggio saliva l’erta faticosa, sotto il cielo livido, sotto la diaccia pioggia che batteva fitta contro i vetri degli sportelli.
Imbruniva…
Il dottore mi aveva detto:
— Vi sono dei momenti ne’ quali anch'io sono preso dal dubbio mostruoso che quanto egli racconti sia vero. Capite?... E in quei momenti mi domando se anch’io, per caso, non fossi per venire avvolto nella istessa sua pazzia. Sì, vi ripeto, io mi sono già più volte dimandato: E se fosse vero?...
La casa ove mio padre aveva stabilito che io e mio fratello passassimo il tempo che lui doveva impiegare nel suo viaggio in Germania, era un vecchio fabbricato nobiliare costruito senza risparmio alcuno…
Voi avete conosciuto Orazio Miralta: avete lette le sue novelle, le sue bizzarre e profonde novelle, dalle quali emana misterioso il fascino dell’«al di là», dell’ignoto, dell’invisibile....
Il mio amico, poi ch’ebbe finito di parlare della fantastica creatura, mi disse:
— Cercherò di fare in modo che tu possa penetrare fino a lei, ma non creder troppo facil la cosa.
Scoccavano le undici ore all'orologio della vecchia chiesa in fondo alla strada, quando nel silenzio e nel buio s’udì un improvviso tintinnìo di vetri cadenti…
Sulla più alta torretta del mio castello di C. avea posto il suo nido lo Sparviere di cui io dirò. Il mio castello di C. sorge sulla vetta d’una aridissima collina…
Il Prefetto dopo una lunga meditazione che si protrasse qualche minuto alzò la testa e disse:
— Il caso è complicato assai.
E guardò intorno, in giro, con l’aria dell’uomo perplesso e del tutto disorientato che cerchi qualcosa che gli porga un aiuto o una ispirazione.
La festa da ballo era al colmo della sua ebbrezza. Tra i cespi di fiori che trasformavano le splendide sale in altrettante serre luminose, correva una vampa ardente di febbre e di voluttà, sotto il fulgore delle lampade elettriche....