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Lo chiamavano il Rosso, Bauer, perchè era tale di capelli: gran ciuffo fulvo sulla fronte bassa e una selva disordinata, sul cocuzzolo, dello stesso colore arso: un uomo sui quarant’anni, di non alta statura, ma quadro, forzuto; con gli occhi celesti.
Un giorno d’agosto, nelle ore piú calde, una mosca spiccò il volo da una finestra della palazzina in cui viveva da tre mesi, discese nel giardino, e da un cespuglio a una rosa a un arbusto a una siepe s’andò a posare dentro un capanno rivestito di convolvoli, sulla spalliera d’un sedile di ferro; dove, con sorpresa, si trovò davanti una sua simile, non mai vista da lei prima d’allora, che pareva stupita e inquieta di trovarsi là, come un viandante smarrito in una foresta.
«Grazie alla generosità del fu Ezechiello Hopkins di Lebanon, Pennsylvanie la lega dei Rouquins offre una pensione di 400 lire al mese ad ogni persona di sesso maschile, che abbia i capelli rossi, abbia oltrepassato i 21 anni e sia riconosciuta degna di questo favore. I candidati sono pregati di presentarsi lunedì 1 settembre a un’ora, negli offici della lega, 7 Pope’s Court, Duncan Strett!»
Era una calda giornata di Luglio. La mattina tanto di buon‘ora era già soffocante. Il signor Perini fece un giro nel deposito prima che alcun operaio vi fosse entrato e quando ne uscì s‘imbatté in Giuseppe Cimutti che, primo fra gli operai, vi entrava.
Che bellezza, fuori, in campagna! Piena estate: il grano tutto giallo come l'oro, l'avena verde; il fieno ammucchiato già nei prati, e la cicogna dalle lunghe gambe rosse che gli passeggia attorno, chiacchierando in Egiziano... — perchè l'Egiziano è la lingua che le ha insegnato mamma Cicogna. — Di là dai campi e dai prati, ecco i boschi folti e neri; e in mezzo ai boschi, i bei laghi azzurri e profondi. Oh, fuori, in campagna, è una vera bellezza!
Quando Amelio venne portato a casa dall’ospedale e posato sul letto, gli altri smisero di andarlo a trovare, ma Garofolo cominciò allora. Prima non s’era deciso perché, quantunque Amelio all’ospedale fosse entrato sporco piú di benzina che di sangue, dicevano che su quel letto nel sangue ci dormiva, ingessato e legato come un gabbione di cemento. Garofolo aveva visto la motocicletta e ne aveva avuto abbastanza.
A piedi degli alti monti; dai quali il Po scaturisce e si versa per le campagne, viveva un principe giovane e prode, che era la delizia del suo paese. Il cielo gli avea fatto, fin dalla nascita, ogni dono più raro, come se proprio si trattasse d'un gran re.
Non ho conosciuto mai nessuno che più del re fosse portato alla beffa. Pareva non vivesse che per scherzare. Il modo più sicuro per ottenere i suoi favori era di narrare una storia buffa e raccontarla bene.
La settimana dopo che Taffimai Tallumai (per brevità la chiameremo ancora Taffy) ebbe commesso quell’errore intorno all’arpione di suo padre e allo Straniero e alla lettera disegnata e al resto, essa andò di bel nuovo a pescare col papà.