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— Commendatore de’ credenti: la prima volta che vidi la mia consorte con viso scoperto, dopo che l’ebbero condotta in casa mia colle cerimonie ordinarie, fui lieto di non essere stato ingannato circa la sua bellezza…
– Sappiate, o miei signori, che sotto il regno del Califfo Haroun-al-Rascid, mio padre vivea a Bagdad, ove son nato, e passava per uno dei più ricchi mercanti della città. Ma come egli era un uomo interamente dedito ai piaceri…
Una tenda a rete di color turchino scuro separava la bottega dell’ottico dalla strada, invasa a quell’ora da un sole cocente che sembrava, anticipare l’estate quantunque non si fosse che in giugno…
— Dovete sapere signore – continuò quegli, – che mio padre, per nome Mahamud, era Re di questo stato. Mio padre morì all’età di sessant’anni. Io presi il suo posto, mi ammogliai, e la donna ch’io scelsi per divider meco la dignità reale, mi era cugina.
Un ricchissimo mercante aveva il dono d’intendere il linguaggio degli animali, ma con questa condizione ch’egli non poteva a chi si fosse spiegarlo, senza esporsi al pericolo di perder la vita.
C’era una volta un Re e una Regina che non avevan figliuoli e pregavano i santi, giorno e notte, per ottenerne almeno uno. Intanto consultavano anche i dottori di Corte.
Masin e Pucci si sposarono sul finir dell’inverno e al pranzo di nozze il padre di Masin si fece venire il delirio a forza di bere.
Masin fu contento di scappare con Pucci in due camere ammobiliate vicino alla Stazione – per comodità del suo lavoro…
Tanti anni fa, a un pittore non si sa donde venuto, egli che viveva da selvaggio sú per le spalle dei monti, guardiano di mandrie, si era prestato a far da modello per una pala d'altare, di cui quegli preparava i cartoni e altri studii preliminari.
ompare Cosimo il lettighiere aveva governato le sue mule, allungate un po' le cavezze per la notte, steso un po' di strame sotto i piedi della baia, la quale era sdrucciolata due volte sui ciottoli umidi delle viottole di Grammichele…