Questo testo è la traduzione italiana di un discorso tenuto da Victor Hugo all’Assemblea Nazionale Francese nel 1850. Hugo affronta con passione la questione della libertà di insegnamento, sostenendo che dovrebbe essere gratuita e accessibile a tutti i cittadini. Critica duramente il disegno di legge proposto, che affiderebbe il controllo dell’istruzione al partito clericale, definendolo un’arma pericolosa che limiterebbe la libertà di pensiero e ostacolerebbe il progresso della Francia.
Hugo mette in guardia l’Assemblea dai pericoli di un’istruzione controllata dalla Chiesa, citando gli esempi di Italia e Spagna, dove il dominio clericale ha portato a ignoranza e declino. Hugo conclude il suo discorso con un avvertimento al partito clericale: ostacolare il progresso e l’istruzione porterà solo a nuove rivoluzioni. L’autore ribadisce la sua fiducia nella ragione umana e nella luce che essa diffonde, in contrapposizione all’oscurantismo del partito clericale. La Francia, secondo Hugo, ha bisogno di ordine, ma un ordine dinamico e progressista, non di una stagnazione imposta dalla Chiesa.
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
Dall’incipit del libro:
Allorquando è aperta una discussione che concerne ciò che v’ha di più grave nei destini del paese bisogna, immediatamente e senza esitare, toccare il fondo della quistione.
Io principierò dal dire ciò che vorrei, dirò poscia ciò che non voglio.
Signori, lo scopo, difficile e lontano senza dubbio a raggiungersi, ma cui è pur mestieri mirare in questa grave quistione dell’insegnamento, eccolo:
Ogni quistione ha il suo ideale, o signori. Per me l’ideale nella quistione dell’insegnamento consiste nella istruzione gratuita e obbligatoria. Obbligatoria nel primo grado, gratuita in tutti. La istruzione primaria obbligatoria è il diritto del fanciullo che, non illudetevi, è ancor più sacro del diritto del padre e che si confonde col diritto dello Stato.
Ecco dunque secondo me, l’ideale della quistione. L’istruzione gratuita e obbligatoria colle norme testè indicate.
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