Epoca di composizione: 1884
Prima esecuzione: 1885; direttore: Hans von Bülow
Nella produzione orchestrale di Čajkovskij, la suite trova una sua collocazione particolare, come lo stesso musicista spiega in una lettera indirizzata nel 1884 alla sua benefattrice Nadežda von Meck: «Ho cominciato una nuova composizione in forma di suite. Trovo questa forma molto congeniale perché non vi sono restrizioni né obblighi di osservare una qualche tradizione o regola». Il fatto di non essere vincolato allo schema rigido della sinfonia classica permetteva evidentemente a Čajkovskij di esprimersi con maggior libertà e spontaneità.
Del resto, lo stesso Čajkovskij definiva le proprie sinfonie come “suites”, e non a caso; diversamente dalla struttura della sinfonia ripartita in quattro movimenti (un Allegro iniziale composto da due temi e relativi sviluppi, un Andante, uno Scherzo e un Finale) quella della suite presenta una maggiore flessibilità, articolandosi in una serie di movimenti (in origine danze) dai ritmi alternati (lento, vivace) nella stessa tonalità. Čajkovskij nelle sue sinfonie ha sovente fuso le due strutture.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Suite_n._3_(Čajkovskij)
Scarica gratis: Suite n° 3 in Sol maggiore, Op. 55 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.