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(voce di SopraPensiero)Pubblicato Storia e cultura degli arabi fino alla morte di Maometto di Michelangelo Guidi.
Il testo avrebbe dovuto essere Storia e cultura degli Arabi. Si è fermato necessariamente, a causa della morte dell’autore, alla morte di Maometto. Gli ultimi capitoli furono scritti durante quella che poteva sembrare una convalescenza ed era solo il preludio della fine, dettando il testo al paziente amico Padre Esteban Lator.
È stato dato quindi alle stampe postumo, nel 1951, grazie all’interessamento della figlia Laura coadiuvata dagli amici del padre e studiosi della materia Giorgio Levi Della Vida e il prof. Mario Martino. Date le particolari condizioni è comprensibile che almeno in alcuni passi il testo presenti concetti incompiuti, e talvolta delle ripetizioni.
Lo studio parte dalla geografia dell’Arabia, i condizionamenti ai quali era sottoposta la vita araba, attraversa lo studio delle antiche tradizioni locali sulla preistoria e la storia dello Yemen, le tradizioni pagane delle tribù beduine e la presenza di giudaismo e cristianesimo. L’ultimo capitolo è incentrato sulla vita di Maometto, dalla nascita all’ègira, cercando di identificare gli aspetti maggiormente leggendari e incentrandosi poi sulla sua opera.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Questo libro si propone di esporre le premesse e lo sviluppo della vita, della cultura e della religione degli Arabi e la loro funzione entro il quadro della storia dei paesi del Mediterraneo. Vuol così mettere nella sua giusta luce un grande aspetto della cultura umana, in cui appare in singolare rilievo il coordinarsi di una forte tradizione nazionale con altre tradizioni, con altre forze religiose e culturali; e ne nasce un insieme di viva originalità, dotato di nuova forza, chiamato a nuova funzione. Tale fenomeno in sé, quale manifestazione di storia umana, offre il maggiore interesse per lo studioso e il pensatore, che ne può trarre le più proficue considerazioni sullo sviluppo della vita associata e il divenire dello spirito umano. Ma fare storia di arabismo non vuol dire, e già appare da quanto è detto qui sopra, rinchiudersi nella considerazione di un processo isolato: vuol dire, piuttosto, fare storia del complesso mediterraneo; si può dire, anzi, fare storia europea: tanti sono gli intimi legami che congiungono Oriente vicino ed Occidente, tanto è l’apporto di quello, e quindi della vita araba, alla formazione della unità europea, quale oggi noi sentiamo e viviamo. Asia anteriore, Iran, e per qualche aspetto anche l’India, hanno portato indubbiamente il loro ricco contributo in varia misura, nei diversi periodi del laborioso formarsi del patrimonio spirituale, che attraverso le elaborazioni di Grecia e di Roma e le grandi religioni monoteistiche forma il sostrato della nostra stessa vita di oggi.