Pubblicato “Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo. Tomo VI” di Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi.
Dall’incipit del libro:
“Il quattordicesimo secolo forma una delle più gloriose epoche dell’Italia; perciocchè in verun tempo vi si coltivarono le lettere con maggior ardore, nè furonvi accolti ed onorati i dotti con maggiore entusiasmo: in verun altro tempo non si acquistarono tanti lumi nè si disseminarono così generalmente tra gli uomini; in niun altro secolo furono tramandati alla posterità più nobili monumenti del genio creatore, o del più ostinato lavoro. Il rinnovamento delle greche e latine lettere, la creazione dell’idioma italiano e della moderna poesia, l’arte d’insegnare la politica nella storia e di dare agli uomini nel racconto degli avvenimenti una lezione allettatrice ad un tempo ed istruttiva; il perfezionamento della giurisprudenza, i rapidi progressi della pittura, della scultura, dell’architettura e della musica, sono cose di cui l’Europa va debitrice agli Italiani del quattordicesimo secolo. Ma quest’epoca, che per tante ragioni vuol essere attentamente studiata, non fu per l’umanità egualmente felice.”
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