Questo tredicesimo volume della Storia degli Italiani di Cantù contiene i capitoli dal CLXXV al CLXXXVIII. Come di consueto nell’architettura dei volumi di questa monumentale opera di Cantù, la narrazione prende le mosse dagli eventi storici cruciali del periodo in esame per concludersi con una panoramica dello stato della cultura, della scienza, delle lettere e delle arti contemporanee al quel momento storico.

E veramente gli eventi di questo periodo sono cruciali: in Francia (1789) è esplosa la Rivoluzione e l’autore si avventura nel cercare le cause di questo avvenimento nodale della storia francese. Molto presto nella nostra penisola si ebbero, da parte dei governanti più perspicaci e lungimiranti, tra questi anche il Papa, sentori che la Rivoluzione e i suoi effetti non avrebbero tenuto conto dei confini degli Stati.

Il primo a sentirsi in pericolo fu inesorabilmente, data la vicinanza, il Piemonte. A tal proposito segnaliamo volentieri il romanzo storico di Edoardo Calandra (1852 -1911) La bufera, presente qui in Liber Liber, ambientato proprio in Piemonte al tempo della prima campagna d’Italia, nell’ultimo decennio del XVIII secolo.

Napoleone irrompe in Italia come un fiume in piena. Il primo scontro violento è con l’Austria che vuole conservare il possesso della Lombardia. Ovunque è un dilagare di conflitti tra coloro che appoggiano le parole d’ordine della Rivoluzione e coloro che sostengono lo status quo. Il terremoto è ovunque ma pure la reazione per mano anche delle potenze europee, tra le quali spicca l’operato dell’ammiraglio Horatio Nelson in aiuto della corte borbonica a Napoli. Cantù ancora riporta le campagne di Spagna e di Russia e la caduta dei “Napoleonidi”. La parte storica del volume si chiude con la restaurazione e le rivoluzioni del 1820 e del 1830.

Gli ultimi quattro capitoli sono dedicati alla letteratura, nel confronto tra classici e romantici, alla storiografia, al giornalismo, alle scienze morali e sociali e a quelle matematiche e naturali e infine alle Belle Arti. Di ognuno dei diversi ambiti culturali, riconoscendo che si trattò di un periodo estremamente fecondo, Cantù dà conto delle personalità di maggiore spicco.

Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi

Dall’incipit del libro:

Dell’imitazione di Francia, sostituita alla evoluzione delle istituzioni patrie e storiche, apparvero gli effetti allorchè quel paese ruppe alla rivoluzione, che non dirigendosi a fini nazionali e speciali come le precedenti, ma a generali concetti, ad un ideale di libertà e d’umanità, valevole in ogni tempo e in ogni luogo, da ciò traea forza e importanza insolite, e il pericolo immanente che deriva dalla coscienza degl’intenti, sopravvivente alle istantanee commozioni. In fatti, scoppiata nel 1789, non è ancor finita oggi ch’io scrivo, dopo ottantott’anni di delitti atroci, di guerre sanguinose, di portenti dell’ingegno e del cuore, e il sovvertimento di tutte le cose umane e divine, e cento tentativi di restaurazione che fallirono tutti perchè, a mettere d’accordo le istituzioni coi costumi non bastano decreti o bajonette, parlamenti o galere.

Scarica gratis: Storia degli Italiani. Tomo XIII di Cesare Cantù.