Sopra le vie del nuovo impero è un’opera di Enrico Corradini pubblicata nel 1912, che raccoglie corrispondenze giornalistiche de “L’Illustrazione Italiana”, di cui era corrispondente nella guerra Italo-turca.

I temi affrontati sono vari, si parte dall’emigrazione italiana in Tunisia (l’occupazione della Tunisia da parte della Francia del 1881 resta un tema molto vivo per il nazionalismo italiano), in cui Corradini prende a prestito il linguaggio dei suoi avversari socialisti per parlare di proletariato italiano (e arabo) contrapposto alla borghesia coloniale francese: la Francia non aveva il potenziale demografico per popolare le sue colonie, al contrario dell’Italia i cui emigrati andavano a popolare le colonie altrui. Si ricordi anche La grande proletaria si è mossa di Pascoli (https://liberliber.it/autori/autori-p/giovanni-pascoli/la-grande-proletaria-si-e-mossa/), degli stessi anni.

Corradini si sposta poi nell’Egeo, dove visita le isole turche occupate durante la guerra (Rodi e il Dodecanneso), ed esalta l’azione dell’esercito e della marina italiana. Nella visione imperialista di Corradini, queste isole sarebbero addirittura l’avanguardia italiana per la conquista dell’Asia.

L’opera si conclude con un epilogo che riflette sulla civiltà commerciale, la civiltà guerresca e i valori morali. Attraverso queste riflessioni, Corradini offre la propria visione critica e approfondita delle dinamiche sociali e politiche del suo tempo.

Sinossi a cura di Claudio Paganelli

Dall’incipit del libro:

La nuda cronaca di ieri e di ier l’altro ha in sè la sua storia e la sua poesia. Nulla è da aggiungere alla nuda cronaca dei due giorni in cui il parlamento ha approvato il decreto per l’annessione della Libia. Fu approvato un decreto? Si discusse di Tripoli e dell’impresa? Si celebrò piuttosto la nuova apoteosi della nazione nella nuova concordia di tutta la patria: del governo col parlamento, del parlamento col paese; nella nuova concordia di tutta la famiglia italiana, consacrata nel sangue de’ figli che combattono in Affrica. Non furono due giorni di discussione, furono due giorni di felicità nazionale, epica, prorompente dall’epica della guerra e della conquista.
La cronaca è breve.
Ier l’altro, quando il ministero con alla testa l’on. Giolitti apparve nell’aula, tutta l’assemblea, tutte le tribune balzarono in piedi e scoppiarono in una acclamazione che durò minuti e minuti. Così la nazione diceva al governo che aveva fatto bene a muover guerra alla Turchia; e il decreto d’annessione era già solennemente approvato, e quanto seguì ier l’altro e ieri, non fu se non la serie di cerimonie che accompagnano un rito.

Scarica gratis: Sopra le vie del nuovo impero di Enrico Corradini.