Le sei sonate a quattro, furono composte da un precoce Gioachino Rossini all’età di dodici anni durante le vacanze estive passate presso la tenuta di Conventello di Ravenna nella casa della ricca famiglia Triossi. Questa precoce e felice fase compositiva durò complessivamente tre giorni, così come testimonia lo stesso Rossini in una mordace nota autocritica posta in calce alla parte manoscritta per violino ritrovata anni dopo e dal musicista ritenuta persa in casa Triossi.
La raccolta ebbe circolazione successivamente, intorno al 1825, quando in Italia furono pubblicate da Giovanni Ricordi per quartetto d’archi tradizionale (con viola e violoncello al posto di violoncello e contrabbasso) e con l’esclusione della terza sonata. Seguirono altre edizioni, anche straniere, con nuove trascrizioni: celebre per esempio fu quella per fiati.
Tutte le sonate rispecchiano il medesimo schema tradizionale tripartito in forma di concerto, con due movimenti veloci ed uno centrale lento. Per quanto concerne la scrittura propriamente detta, la forma-sonata concepita da Rossini per questi lavori presenta delle peculiarità. Essa non è organizzata convenzionalmente secondo l’alternanza di due temi e di due aree tonali, ma procede per semplice susseguirsi di temi.
Il perno su cui vertono queste sonate può essere considerato complessivamente un susseguirsi cantabile di idee melodiche in forma ternaria, senza la cura tipica delle scuole tedesche che si fondavano per tradizione sul contrasto tema-tonalità.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sei_sonate_a_quattro
Trasmissione radiofonica: Radio Television Suisse, Théâtre Municipal de Lausanne, 19 novembre 1951
Scarica gratis: Sonata III in Do maggiore di Gioachino Rossini.