(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Rinaldo Ardito di Ludovico Ariosto.

Dall’incipit del libro:

L’annunzio della stampa d’un’Opera del divino Ariosto, non solo inedita, ma quasi sconosciuta, e tale da essersene perfino impugnata da solenni scrittori la reale esistenza, ai nostri giorni in cui si è tanto rovistato e tanti disotterramenti si son fatti dalla polvere delle pubbliche e private Biblioteche ed Archivi, parve cosa mirabile e da reputarsi quasi favolosa, ove il fatto di per se stesso non rispondesse perentoriamente.
L’Opera della quale ci avvisiamo parlare è il Rinaldo Ardito, altro poema dell’Omero ferrarese, dettato da esso dopo l’Orlando Furioso, e sugli ultimi anni di sua vita. Ma perché la storia bibliografica e letteraria di questo Poema è nuova del tutto, ed alquanto intricata, non sia grave al Lettore che noi vi spendiamo quel tanto di parole che servano a dilucidarla, ed a renderla piana ed incontroversa. Così operando, verremo a supplire al difetto del Ch. Fr. Reina Editore del Furioso della Collezione de’ Classici di Milano, il quale nel 1812 prometteva corredare quella ristampa d’un comento, ed aggiungervi per la prima volta tutti i frammenti di un altro poema trovati fra carte dimenticate e già spettanti al D. Giuseppe Lanzoni. Onde non conoscendo le cause che lo impedirono a dar fuori quel comento, e a pubblicare questi Frammenti, ci lusinghiamo che egli avrebbe a grado che l’avessimo rilevato da questo secondo debito, se il cielo gli avesse concesso più lunga vita.