(voce di SopraPensiero)

Pubblicate le opere Alle porte d’Italia, I lettori di manoscritti, Pagine sparse e Il Re delle bambole di Edmondo De Amicis.

Dall’incipit del libro (Alle porte d’Italia):

Ti ringrazio della bella lettera, la quale, dopo tanti mesi di silenzio, m’è stata cagione di vivissimo piacere. Ti porgerà questa mia il signor Pietro Osasco, procuratore di S. A. R. il duca di Savoia; il solo pinerolese al quale io possa confidare una lettera pericolosa con la speranza che i vostri riveriti padroni non gli ficchino le mani nelle tasche. Grazie delle affettuose domande intorno alla famiglia. I fratelli, le sorelle, tutti son sani come pesche. Io pure, grazie a quest’aria purissima che vien dai monti, e nonostante le molte noie della mia professione, se non schiatto dalla salute, almeno posso dire che i medici non hanno mai visto il colore del mio letto. Se anche non mi tenessero qua i miei affari, ci starei forse egualmente, perché ci ho messo le radici, e mi pare che non potrei più trapiantarmi senza pericolo. La città mi piace infinitamente. Vista dall’alto, posta com’è all’imboccatura di due bellissime valli, ai piedi delle Alpi Cozie, davanti a una pianura vastissima, seminata di centinaia di villaggi, che paiono isole bianche in un mare verde e immobile, è la città più bella del Piemonte. Il mio povero padre soleva dire che qui, per imparar la storia di Casa Savoia, basta leggerla una volta sul tetto: guardando intorno, si possono seguire le mosse degli eserciti e le vicende delle guerre come sopra una carta geografica sterminata. Ma questo è più strano: che vi si può studiare con eguale vantaggio il Nuovo Testamento, poichè v’ha una rassomiglianza singolarissima di giacitura e di dintorni tra Pinerolo e Gerusalemme.