When the Sleeper Wakes fu pubblicato nel 1899 e tradotto in italiano con il titolo Quando il dormente si sveglierà. Da questa traduzione è tratto il presente e-book. Alcuni anni dopo uscì, con alcune modifiche e qualche taglio, The Sleeper Awakes che ha avuto numerose edizioni italiane con il titolo Il risveglio del dormiente.

Lo spunto iniziale per motivare un viaggio nel futuro è estremamente simile a quello, pubblicato dieci anni prima, di Looking backward di Edward Bellamy. Ma mentre il protagonista del romanzo di Bellamy si sveglia in una Boston del futuro dopo essere stato in catalessi per 113 anni trovandosi in una utopia di tipo socialista, la società nella quale si risveglia Graham, protagonista di Quando il dormente si sveglierà, ha grossi problemi di tensioni sociali proporzionali all’alto livello di applicazioni tecnologiche raggiunto.

Graham è divenuto ricchissimo, proprietario praticamente di mezzo mondo, grazie a due cospicui lasciti e agli interessi composti maturati dal suo patrimonio. E la parte più misera dell’umanità ripone grandi aspettative sul suo risveglio. Le tute blu che contraddistinguono i lavoratori che vivono nel sottosuolo si ribellano per sfuggire a un’esistenza di miseria e di ingiustizia.

Graham si pone coraggiosamente alla loro testa. Come in altri romanzi di Wells, di poco precedenti – The Time Machine (1895), The wonderful Visit (1896) – le potenzialità positive e il desiderio di giustizia, che l’autore non riesce mai a vedere disgiunto da un’evoluzione sociale pianificata e controllata, rimangono a livello di desiderio e di speranza; il naufragio e il fallimento delle aspirazioni e delle attese dei protagonisti dei tre romanzi è l’elemento comune.

Le classi presenti in The Time Machine – Eloi e Morlock – portano come conseguenza estrema al nulla totale; l’idea di socialismo predicato dall’angelo protagonista di The wonderful Visit non può che arrendersi con la morte alle ingiustizie e alla violenza del mondo; il duello che Graham ingaggia con il dittatore Ostrog lo condurrà alla morte e la chiusura ambigua del romanzo, che fa pensare ad un nuovo addormentarsi del protagonista, è forse meno tetra dei precedenti.

Wells, vicino al fabianesimo e fervente evoluzionista, prepara la maturazione del suo pensiero che sfocerà qualche anno dopo in A Modern Utopia. Le classi o caste che fino a quel momento erano state viste come elementi negativi si presentano invece capovolte in questo lavoro di Wells diventando elementi di progresso, di pace, di equilibrio. Wells continuò a battersi per un mondo migliore, con le armi a lui congeniali della scrittura, nonostante le vicende belliche dal 1914 fino alla sua morte avessero inferto durissimi colpi alle sue aspirazioni di pace mondiale e di giustizia sociale.

Da una conferenza del 1902 evidenziamo questa frase che sintetizza bene la tensione intellettuale dello scrittore inglese: «Questo fatto che l’uomo non è fine a se stesso, è la grande questione insolubile, è un problema sconcertante che sorge per noi nella scoperta scientifica del futuro, e a parer mio, ad ogni modo, la questione su cosa verrà dopo l’uomo è la più affascinante e la più insolubile per tutta l’umanità».

È con questo spirito che Wells intraprende la sua attività profetica – non solo romanzesca, vedi infatti in questa stessa biblioteca Manuzio Anticipazioni – nella quale le sorprendenti profezie azzeccate si alternano a clamorosi abbagli, dovuti forse alla solida fiducia nella natura umana che lo contraddistingueva.

Resta da aggiungere che l’influenza che Thomas Huxley ebbe su Wells, essendo stato suo professore durante il corso di laurea in biologia, fu notevole. L’universo di Wells tende senza dubbio alla fine di ogni essere vivente e all’annullamento entropico della materia, ma il suo impegno verso l’utopia, di cui il romanzo che presentiamo è tappa importante, si sforza volta a volta di superare una prospettiva di disillusione per approdare a momenti potenzialmente propositivi e rivoluzionari.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

In un pomeriggio di bassa marea, il signor Isbister, un giovane pittore che trovavasi in villeggiatura a Boscastle, uscì coll’intenzione di fare un giro per la pittoresca baia di Pentargen. Giunto a metà della strada scoscesa che conduce alle grotte, si trovò improvvisamente in presenza di un uomo seduto sopra una roccia che cadeva a picco, in atteggiamento di profondo sconforto. Lo sconosciuto teneva le mani mollemente abbandonate sulle ginocchia; aveva gli occhi arrossati e immobili, il volto bagnato di lagrime. Udendo camminare egli si voltò. I due uomini rimasero imbarazzati, e più dell’altro Isbister, che per dissipare quell’imbarazzo, causato dalla sua sosta involontaria, dichiarò con tono di sperimentata convinzione, che il tempo era troppo caldo per la stagione che faceva.
— Molto caldo, – rispose l’altro brevemente. E dopo aver esitato un momento, pronunziò con voce spenta: – Non posso dormire.
Il volto d’Isbister assunse un’espressione di pietà.
— Davvero? – disse.
— Pare incredibile, – riprese lo sconosciuto volgendo lo sguardo su Isbister e sottolineando ogni parola con un gesto della sua mano languente. – Sono sei notti…. Sì, sei notti che non dormo affatto!
— Avete chiesto un consiglio al vostro medico?
— Oh! Sì! Bei consigli davvero! Mi ordina dei sonniferi! Ma le medicine sono buone per la maggior parte degli uomini…. non per me…. Il mio sistema nervoso…. Il mio caso è difficile a spiegarsi…. Io non oso prendere…. sonniferi molto potenti…..

Scarica gratis: Quando il dormente si sveglierà di Herbert George Wells.