E’ on-line, su Liber Liber, l’e-book “Gli ultimi fatti di Milano” (anonimo), un “istant book” che narra i disordini del 1847 in Piazza Fontana a Milano, pochi mesi prima delle Cinque giornate.

Dall’incipit del libro:

ITALIA
Settembre 1847.

Ognuno sa che nel R. L. V. esistono due poteri politici: il governo e la polizia. Il governo ha la rappresentanza, l’immagine ma non gli elementi di un potere politico; egli scrive interminabili rapporti a Vienna, ma non conchiude mai nulla, non fa quasi nulla, perché è spesso al buio della politica vera, la quale si inizia, s’aggomitola, si svolge, si compie a Vienna. Ivi pure sono molte e contrarie le idee, disparate ed opposte le influenze: ma appena s’abbuia l’orizzonte e le cose escono dall’ordinaria rotaia, un timor panico assale quasi tutte quelle contrarie influenze, molte si annullano, molte abdicano per un momento, quindi tutte si riuniscono intorno a pochi uomini di risoluto consiglio : i quali propendono sempre ai partiti violenti e s’appoggiano alla Polizia perché prepari gli avvenimenti, all’esercito che li decida colla spada e con ogni mezzo.

In quei casi la Polizia Lombardoveneta è la sola confidente delle vere intenzioni di Vienna; ella sorveglia, dirige sotto mano od annulla gli altri poteri. Nel Governo un sol uomo, il conte Pachta, al quale appunto è affidata come una controlleria del dicastero di Polizia, il solo conte Pachta comunica e s’accorda con quell’onnipotente satellizio: gli altri tutti del Governo agiscono a caso, ed incapaci di altro seguono le vecchie tradizioni oscillando e tremando ad ogni tratto come chi internamente conosce la propria nullità.

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