Teofilo Folengo

Pubblicato “Le maccheronee” di Teofilo Folengo.

Dall’appendice del libro:

Trovammo oltre a questo un poema vario latinamente scritto, avendo egli omai li macaroni a stomaco e nausa. Il quale pensammo di far imprimere dapoi questo, acciò si vegga espressamente quanta sia la differenzia tra il nome di Merlino e quello di Teofilo. Molti componimenti in questo sono imperfetti, ed uno massimamente di tre libri in verso eroico sopra quella operetta intitolata a Catone, il quale incomincia: Si Deus est animus. Trovammo finalmente, parte limata, parte confusamente scritta, la sua Palermitana in terza rima; opera invero tanto delettevole quanto dir si possa, come speramo farla vedere se non in tutto, almeno in parte con satisfazione d’ogni buon poeta e forse teologo. Fu egli ancora molto studioso delli vari componimenti dell’eccellentissimo ingegno del conte Matteo Maria Boiardo da Scandiano, il quale non pur cantò d’Orlando innamorato con quelle sue onorate e stupevoli invenzioni, ma diverse altre operette gli uscirono dalle mani, che veramente lo dichiarano esser stato un altro Omero in volgar stile, né possibile fia giamai ch’alcuni lo debbiano denigrare e sepellire, come cercano fare.

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