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Bella, ricca, intelligente, sensibile, fedele alle promesse fatte per tutta la vita, costi quel che costi. È il ritratto di Renata, la protagonista di questo libro scritto da Cordelia nel 1893. La giovane proviene da una famiglia nobile di una città di provincia, e dedica la sua gioventù a fare la felicità del padre, a lei raccomandato in punto di morte dalla mamma.
Con Renata nel romanzo compaiono la cugina Elisa, frivola, apparentemente ingenua, e non altrettanto ricca, e Fanny, giovane italo americana, di estrazione borghese, che è stata allevata in una atmosfera più libera e moderna. Tre donne che ruotano intorno ad Edoardo, fratello di Fanny, innamorato di Renata, ma sensibile al fascino di Elisa. Renata rifiuta l’amore di Edoardo, promettendogli però di non sposarsi mai, per non dare un dispiacere al padre malato; Edoardo a questo punto per vendicarsi del rifiuto sposa Elisa.
Tutti gli ingredienti classici dei romanzi d’amore della fine ‘800 si trovano qui riuniti: amore e morte si inseguono nelle pagine del romanzo di Cordelia, che parteggia evidentemente per l’abbandono dei pregiudizi della nobiltà di sangue in favore della nobiltà di cuore. Con un tema sociale che serpeggia nelle prime pagine, dove si assiste alla festa offerta per i poveri del quartiere dai ricchi genitori di Fanny ed Edoardo, per i quali tutti devono poter festeggiare dignitosamente il Natale, mentre i nobili si annoiano seguendo le “tradizioni” delle cene famigliari.
E se questo è il primo libro di Cordelia che vi capita fra le mani, troverete alla fine del volume le recensioni comparse sui principali giornali dell’epoca delle opere di Cordelia, scrittrice che riesce a coniugare storie appassionanti con messaggi di alto valore etico, talvolta perfino educativo, rivolte a giovanissimi, giovanette e signore.
Articolo di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
Il conte Alberto Landucci, seduto accanto al fuoco, leggeva il giornale. Renata, sua figlia, una ragazza dal profilo di madonna e dal portamento altero, camminava su e giù attraverso l’immenso salone, per riscaldarsi.
— Che hai che non puoi star ferma — le chiese il padre interrompendo la lettura.
— Ho freddo, e finchè non farai mettere anche tu una buona stufa, come la zia Emilia, si morirà dal gelo.
— Tua zia è pazza; piange miseria e fa sempre nuove spese; i nostri vecchi si contentavano di riscaldarsi col camino, ed erano più sani e più forti di noi; poi una bella fiammata rallegra e ci tiene compagnia.
— Sarà benissimo; ma intanto io soffro, ho tanto freddo che non posso star quieta.
Scarica gratis: Per vendetta di Cordelia (alias Virginia Tedeschi Treves).