L’opera (titolo originale, Wanderjahre in Italien) raccoglie le appassionate esplorazioni italiane dello storico tedesco Ferdinand Gregorovius e si conferma come uno dei testi più affascinanti e poetici nel panorama della letteratura di viaggio. Non si tratta di semplici impressioni fugaci, ma di esperienze profonde e di vivide rappresentazioni di paesaggi e città, frutto di uno studio accurato e dettagliato. Le sue pagine sono arricchite da appunti, ricordi personali, riflessioni, citazioni e ritratti letterari.

Dall’incipit del libro:

Partimmo, a cavallo, il mio compagno ed io, da Palermo alla volta di Girgenti, l’antica Agrigento. Giuseppe Campo – nativo della vetusta città saracena di Misilmeri, – la miglior guida di tutta la Sicilia, ci aveva forniti di due ottimi muli; lui stesso, poi, ne cavalcava un terzo su cui erano caricati anche i bagagli. La giornata era magnifica: passato Monreale, percorremmo una strada montuosa e deserta per la quale non trovammo anima vivente, se escludi le aquile di Giove, che ci guardavano dall’alto tranquille e silenziose, oppure disegnavano nell’aria ampie spire coi loro voli. Così camminammo parecchie ore sino a che alla nostra vista non si distese la meravigliosa pianura di Partinico e di Sala, vicino al golfo di S. Vito. A dritta si trova Borghetto, l’antica Hykara, patria di Laide, la più bella donna dell’Ellade, che i Greci condotti da Nicia portarono bambina ad Atene.
Le linee del golfo di S. Vito sono belle e insieme grandiose, come quelle di Cefalù; la pianura, poi, è tra le più feraci della Sicilia, così lussuriosa nella vegetazione da far pensare ai tropici. Ci soffermammo a Sala, minuscolo villaggio, e quindi, risaliti in groppa ai nostri muli, traversate regioni fertili, vigneti e oliveti, giungemmo ad Alcamo, città montanara.

Scarica gratis: Passeggiate per l’Italia (volume 5) di Ferdinand Gregorovius.