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Festa teatrale scritta per ordine sovrano in Vienna, e rappresentata la prima volta con musica dell’Hasse alla presenza de’ regnanti nella cesarea corte per celebrare i regii sponsali di Ferdinando IV di Borbone, re delle Due Sicilie, e di Maria Giuseppa arciduchessa d’Austria, nell’autunno dell’anno 1767.
È costante fra’ poeti antichissima tradizione che la sirena Partenope, figliuola della Musa Calliope, scegliesse per suo gradito soggiorno quel seno amenissimo del mar Tirreno in cui mette foce il Sebéto; che non solo fosse venerata ed esigesse divini onori dagli abitatori delle vicine contrade, ma che questi, eccitati dal popolo cumano, primo autore del gran pensiero, fondassero col nome della lor dea tutelare la città di Partenope in quel sito istesso dove tanto al presente fra le più celebri la città di Napoli si distingue; ed è credibile altresì per istoriche congetture e per vari antichi nomi, non ancora colà dimenticati, che molti illustri discendenti di straniere eroiche famìglie popolassero ne’ più remoti tempi cotesti felici contorni, o costretti da cagioni domestiche ad abbandonar le native regioni, o allettati al nuovo soggiorno dalla feconda amenità del terreno. Su questi fondamenti s’appoggiano i verisimili, onde si eseguisce la promessa dai Fati fondazion di Partenope, principale azione del presente drammatico componimento.
Dall’incipit del libro:
CORO
Fauste ah volgi a noi le ciglia,
Bella dea, nume canoro,
Di Calliope eccelsa figlia,
Del Tirreno eterno onor.
PARTE DEL CORO
Queste mura ah prendi in cura,
Che segnate oggi saranno,
E fian celebri se avranno
Il tuo nome e il tuo favor.
TUTTO IL CORO
Fauste ah volgi a noi le ciglia,
Del Tirreno eterno onor.
PARTE DEL CORO
Alle mura al Ciel dilette
Faran specchio ognor quell’acque
Che abitar così ti piacque,
Che per te son belle ancor.
Scarica gratis: Partenope di Pietro Metastasio.