Riceviamo e volentieri pubblichiamo una segnalazione relativa al sito Internet parolescritte.it:

Passione e servizio

Il sito nasce dal desiderio di trasformare in servizio una passione privata per le parole scritte. Si può sempre provare a volgere una passione in lucro, ma prima dell’internet era quasi impossibile trasformarla in qualcosa da offrire gratuitamente all’attenzione di un pubblico sconosciuto e disperso.

Chi amava gli scontrini fiscali dei negozi Rolex, per esempio, doveva limitarsi a collezionarli in qualche album privato, mentre oggi chi condivide quella stessa passione può appagarla visitando il sito dedicato che qualcuno, magari, gli ha messo liberamente a disposizione. Questo è il bello dell’internet.

Anche un po’ di presunzione

Non so veramente quante persone nel mondo siano interessate agli scontrini Rolex, ma so per certo che ce ne sono tante – ma proprio tante – di più che sono interessate alle parole scritte. E difatti esistono anche innumerevoli siti che se ne occupano in vario modo. Magari anche troppi. Per questa ragione ho esitato a lungo prima di decidermi a sviluppare questo sito personale (con gli scontrini sarebbe stato più facile…) temendo di non aggiungere nulla a quanto già esiste, dato che non c’è nulla di più triste di un servizio inutile, benché gratuito. Poi ho pensato a scripta, e allora ho avuto uno scatto di presunzione.

La base di dati scripta

Da un po’ di tempo imboccavo pazientemente una base di dati (un’altra delle mie passioni) con testi della letteratura italiana prelevati anzitutto da LiberLiber.it. Un po’ ci giocavo, ma un po’ facevo più seriamente. A un certo punto, mi sono accorto che si potevano svolgere ricerche di un certo interesse sul corpus (si chiama così, nel gergo linguistico) che avevo prodotto, e che contava ormai diversi milioni di parole.

Prendiamo stritolio. Il Grande dizionario dell’uso di Tullio De Mauro, un monumento della lessicografia italiana, dice che la parola risale al 1960. E anche lo Zingarelli si accoda a questa tesi. Ma se interrogo la base di dati scopro che la parola stritolio risale almeno al 1853 (non al 1953, proprio al 1853) ed è stata usato da Francesco Domenico Guerrazzi nel suo romanzo Beatrice Cenci. Questo mi ha persuaso del fatto che, forse, tutto ciò poteva interessare anche a qualcun altro, non solo a me.

Parecchie altre cose

Il sito parolescritte.it contiene parecchie altre cose, tutte rigorosamente dedicate alla scrittura, come per esempio un serio tentativo di contare quante parole (www.parolescritte.it/parole_altrui/…) possono esistere nella lingua italiana, oppure una macchina per generare eteronimi anagrammatici (www.parolescritte.it/parole_altrui/…), ma di sicuro gli oltre cento milioni di parole contenute in scripta sono la sua risorsa più ricca, e sperabilmente più utile (magari anche per i patiti degli scontrini Rolex).

Michele Giordano