(voce di SopraPensiero)

Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis.

Pubblicata la prima volta nel 1870 in due volumi, è un’opera fondamentale per la critica letteraria italiana; ampiamente citata da numerose antologie scolastiche.

Dall’incipit del libro

Storia della letteratura italianaIl più antico documento della nostra letteratura è comunemente creduto la cantilena o canzone di Ciullo (diminutivo di Vincenzo) di Alcamo, e una canzone di Folcacchiero da Siena.
Quale delle due canzoni sia anteriore, è cosa puerile disputare, essendo esse non principio, ma parte di tutta un’epoca letteraria, cominciata assai prima, e giunta al suo splendore sotto Federico secondo da cui prese il nome.
Federico secondo, imperatore d’Alemagna e re di Sicilia, chiamato da Dante «cherico grande», cioè uomo dottissimo, fu, come leggesi nel novelissimo signore, nella cui corte a Palermo venia «la gente che avea bontade, sonatori, trovatori e belli favellatori». E perciò i rimatori di quel tempo, ancorchè parecchi sieno d’altra parte d’Italia, furono detti siciliani.
Che cosa è la cantilena di Ciullo?
È una tenzone, o dialogo tra Amante e Madonna, Amante che chiede, e Madonna che nega e nega, e in ultimo concede, tema frequentissimo nelle canzoni popolari di tutt’i tempi e luoghi, e che trovo anche oggi a Firenze nella Canzone tra il Frustino e la Crestaia.
Ciascuna domanda e risposta è in una strofa di otto versi, sei settenari, di cui tre sdruccioli e tre rimati, chiusi da due endecasillabi rimati. La lingua è ancor rozza e incerta nelle forme grammaticali e nelle desinenze, mescolata di voci siciliane, napolitane provenzali, francesi, latine.