Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro.
Pubblicato a Milano nel 1895, Piccolo mondo antico si svolge a ridosso di alcune vicende del Risorgimento italiano, dal 1849 (anno della bruciante sconfitta di Novara) al 1859, in prossimità della nuova guerra contro l’Austria.
Da alcuni appunti dell’autore sappiamo che la stesura del romanzo gli portò via circa 10 anni (Fogazzaro iniziò a scriverlo nell’agosto del 1884 e lo concluse il 31 dicembre 1894, “alle 6 del pomeriggio”) e, appena uscito, il romanzo fu immediatamente tradotto in inglese ed in francese, divenendo in breve tempo un successo internazionale, capace perfino di surclassare Le vergini delle rocce di D’Annunzio. Proprio grazie all’enorme fortuna dell’opera, Antonio Fogazzaro ottenne la nomina a senatore.
Dall’incipit del libro:
Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all’opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di là, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell’asino di barcaiuolo che non compariva.
Il piccolo battello nero con i cuscini rossi, la tenda bianca e rossa, il sedile posticcio di parata piantato a traverso, i remi pronti e incrociati a poppa, si dibatteva, percosso dalle onde, fra due barconi carichi di carbone che oscillavano appena.
«Pin!», gridava Pasotti sempre più arrabbiato. «Pin!»
Non rispondeva che l’eguale, assiduo tuonar delle onde sulla riva, il cozzar delle barche fra loro. Non c’era, si sarebbe detto, un cane vivo in tutto Casarico. Solo una vecchia voce flebile, una voce velata da ventriloquo, gemeva dalle tenebre del portico:
«Andiamo a piedi! Andiamo a piedi!»
Scarica gratis: l’ePub Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro.