La Sinfonia n. 2 in si minore, op. 16 “I quattro temperamenti” di Carl Nielsen è una composizione per orchestra scritta nel 1902.

Circa un decennio sarebbe trascorso prima che Nielsen si accingesse a comporre una seconda sinfonia; in quel lasso di tempo poche sono le date e le occasioni da ricordare per quanto riguarda la biografia del musicista danese. Nel 1908 succedette a Svendsen in qualità di direttore del Teatro Reale fino al 1914, allorché subentrò al suo maestro Niels Gade nella carica di direttore della Società Musicale.

Qui vi rimarrà fino al 1927, allorquando la sua salute comincia a declinare, mentre alla direzione del Conservatorio resterà dall’ottobre 1915 fino al 1931, anno della sua improvvisa e prematura morte. Pochi anche i viaggi compiuti all’estero, pur se importanti dal punto di vista professionale: nel 1912 Nielsen si recò ad Amsterdam per dirigere l’Orchestra del Concertgebouw e l’anno successivo a Stoccarda dove assunse la conduzione dell’Orchestra della Tonhalle.

La Seconda Sinfonia fu scritta nel periodo 1901-02; essa è la prima a portare un sottotitolo ed è certamente la più nota delle sei composte da Nielsen. Essa nacque in circostanze davvero particolari, come lo stesso autore spiegò in una nota illustrativa, che chiariscono anche l’origine del sottotitolo. Un giorno, Nielsen si era recato assieme alla moglie Anne Marie Brodersen e ad alcuni suoi amici in una trattoria nello Zealand . Sulle pareti del locale erano appesi alcuni quadri raffiguranti i temperamenti dell’uomo: il collerico, il flemmatico, il melanconico ed il sanguigno. Fu soprattutto il ritratto del collerico a colpire l’attenzione di Nielsen e a fornirgli l’ispirazione per la composizione di una nuova opera.

Tuttavia, non si deve credere che Nielsen fosse un musicista affascinato dalla musica a programma; tutt’altro. Benché la gran parte delle sue sinfonie porti un sottotitolo, egli ebbe a dichiarare che «la musica non può essere compresa che musicalmente» ed aggiunse espressamente: «io non amo la musica a programma». Anche nel suo libro autobiografico Levende Musik (Musica viva) Nielsen espresse la propria contrarietà ad attribuire alla musica significati extra-musicali: a proposito di Richard Wagner, dichiarò di ritenere il grande operista tedesco quale massimo genio musicale del XIX secolo ma di non apprezzare il suo impiego del “Leitmotiv” che gli suscitava “un’impressione quasi comica”.

La Seconda Sinfonia fu eseguita per la prima volta il 1º dicembre 1902 sotto la direzione dello stesso Nielsen a Copenaghen presso l’Associazione Concertistica Danese; essa porta la dedica al compositore empolese Ferruccio Busoni, al quale (al pari di Jean Sibelius lo univa un legame di sincera amicizia, fin dal loro primo incontro a Lipsia nel 1891.

Benché mantenga la struttura formale tradizionale, la Seconda Sinfonia presenta un grado maggiore di concentrazione e di forma organica rispetto alla Prima Sinfonia; peraltro, va ricordato che Nielsen nell’imprimere le proprie idee musicalmente si discosta dal modello della sinfonia programmatica di Richard Strauss, in quanto il musicista danese rimane fedele al suo ideale di comporre musica pura.

Note tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._2_(Nielsen)

Organico: 3 flauti (il 3° anche ottavino), 2 oboi (il 2° anche corno inglese), 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, tuba, timpani, archi
Prima esecuzione: Copenaghen, Associazione Concertistica Danese, 1º dicembre 1902

Trasmissione radiofonica, Archivi WDR (ARD)

Scarica gratis: Sinfonia n° 2 in si minore, Op. 16 di Carl Nielsen.