L’app Neurons sta per vedere la luce in questo ultimo scorcio del 2023. Abbiamo intervistato Giacinto Sabellotti, ideatore e promotore di questo innovativo progetto didattico e solidale, proprio in prossimità della pubblicazione su Google Play e App Store.

Sul sito neurons.community si invita a mettere in gioco i propri neuroni. Di cosa si tratta?

Il progetto Neurons intende creare una mente alveare, un’intelligenza collettiva, ricorrendo alla strategia di apprendimento più efficace che la natura ci ha fornito: il gioco. Ecco allora un primo approccio con tre minigiochi per allenare la mente: il primo per mettere alla prova le abilità aritmetiche, il secondo per cimentarsi con i propri riflessi e il terzo per sfidare le probabilità e la fortuna.

Anche la campagna 7 per mille Neurons fa parte del gioco?

Sì, mettere in gioco i propri neuroni significa impegnarsi a fare cose intelligenti e la campagna 7 per mille è una di queste. Consiste in un originale sistema di crowdfunding a favore di enti no profit ed istituti scolastici che coinvolge i commercianti ed i professionisti del territorio, per i quali rappresenta un potente strumento di societal marketing.

Neurons: in arrivo un'app per giocare e sostenere progetti validiIl societal marketing è uno strumento innovativo?

Associare il proprio brand ad iniziative socialmente utili non è una novità, tuttavia, con Neurons una grande innovazione c’è e consiste nel fatto che, tramite l’app, è il cliente che decide a chi debba essere effettuata l’erogazione liberale e ciò lo coinvolge molto di più. Per esercitare la propria preferenza, basterà memorizzare l’ente prescelto e poi esibire la propria neuro card, una pagina con un codice a barre analoga alle diffusissime carte fedeltà dei supermercati, quindi senza perdite di tempo alla cassa.

Risolto il problema della facilità di utilizzazione, avete pensato anche alla trasparenza?

Sicuramente. Tutti coloro che avranno destinato il 7 per mille dei propri acquisti riceveranno mensilmente un report che elencherà analiticamente le transazioni interessate, nonché le somme erogate ad ogni singolo ente beneficiario. Parallelamente, anche gli esercizi commerciali aderenti e gli enti beneficiari riceveranno dei report di rendicontazione verificabile.

Chi ha creduto per primo nel progetto?

Sicuramente la Regione Lazio, la quale ha finanziato il progetto Neurons nell’ambito dell’avviso pubblico del 2020 per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative. In un secondo momento anche il Ministero della Cultura, attraverso i fondi europei del PNRR, ha finanziato il progetto 7 per mille Neurons nell’ambito del TOCC – Azione A2. Siamo inoltre orgogliosi di aver presentato questo progetto in rete unitamente con Liber Liber, la quale ci ha affiancato con il proprio progetto LiberClick.

Si può dire che Neurons rientra nei giochi a somma positiva?

Esattamente. Neurons è un gioco win-win in cui tutti se ne avvantaggiano. In particolare: scuole ed associazioni possono migliorare i loro rispettivi ruoli sul territorio ed ottenere erogazioni liberali in modo sistematico, gli utenti possono disporre erogazioni liberali a favore dell’ente a cui più tengono e possono farlo facendo normalmente le proprie spese quotidiane, infine commercianti e professionisti possono fruire di un’originale campagna pubblicitaria a costi estremamente ridotti e soprattutto pagando solo sul venduto.
Chiunque veda un punto debole in questa architettura virtuosa, è pregato di segnalarmela, io non ne ho trovati.

Per maggiori informazioni, visitare: neurons.community.