Pubblicato Nerone, commedia in cinque atti in versi con prologo e note storiche, di Pietro Cossa.

Dall’incipit del libro:

E prima di entrare in argomento, ch’io paghi un debito di riconoscenza a’ miei cari concittadini, che vollero onorare dei loro applausi questa mia povera commedia. Fu detto che niuno è profeta in patria, e mi piace di poter confermare per prova che, come molti altri, anche questo proverbio è sbagliato.
Nonpertanto riconosco me stesso, e so che gli applausi mi sono dovuti in parte minima, perché furono dati unicamente come sprone a far meglio.
E procurerò di fare questo meglio, aiutandomi Dio o la fortuna, la volontà e i tempi.
Non risponderò a tutte le critiche, e solamente osserverò che queste furono sempre cortesi, rispettose, e scritte, come suol dirsi, coi guanti. D’altra parte ciascun scrittore criticando o lodando secondo un diverso punto di vista, da questo giudizio emerge una diversità di elogi e di biasimi che mettono nell’imbroglio il povero autore, il quale spesso si trova lodato e criticato sulla stessa scena, sullo stesso personaggio, sullo stesso verso.
Ma una critica quasi universale mi fu fatta, ed è la seguente:
Questo Nerone è sempre un artista e mai imperatore.
A questa critica risponderà Nerone stesso, il quale in sul morire esclamò: Qualis artifex pereo, e non qualis imperator! Segno evidente ch’egli teneva più all’arte che all’imperio.