(voce di SopraPensiero)

«Il vero è relativo, la visione dell’artista è assoluta». Esprimersi nell’opera d’arte non è azione di verità, né di menzogna; né la creazione artistica può esser detta un mistero, in quanto è al contrario «la rivelazione chiara dell’anima umana, che deve sgorgare limpida e irrefrenabile dal cuore come il pianto, come il riso». L’arte è qualcosa che va oltre la verità (per questo un’arte «verista» è da considerarsi intrinsecamente un fallimento), in quanto attinge a quella sfera dell’umana esistenza in cui la realtà non è più solo transitata attraverso un soggetto (l’artista) che la riflette, ma interiorizzata fino a farla completamente propria in una fusione che non è più in grado di separare i due termini: «Dipingere poco e riflettere molto; chi va a dipingere dal vero non ha mai pensato, o se lo ha fatto non aveva niente da dire». L’arte è co-creazione; espressione di un movimento partecipato in cui l’artista è indispensabile all’opera tanto quanto la stessa realtà raffigurata: «Come puoi fermare il fremito di un sorriso femminile se quel fremito non è nella tua carne e nel tuo sangue?».
La collana «I Quaderni di Via del Vento» pubblica testi inediti o rari del Novecento in esemplari numerati, a un prezzo esiguo. Questo volumetto (36 pagine, con una Postfazione del direttore della collana, Fabrizio Zollo) contiene i pensieri sull’arte che Viani ha disseminato negli anni in lettere, taccuini, articoli; mai riuniti in un’opera sistematica, e qui raccolti in una sintesi organica e godibile dalla quale emerge un’intuizione chiara: l’arte è inseparabile dalla riflessione e dall’esperienza. Manifesto di un artista che fa della sua provenienza dal popolo un vessillo e un programma: «Desidero non essere scambiato con quel tale poeta il quale aveva tutta la vita cantato: ‘Io sono tisico e morirò a primavera’, mentre morì di gotta in un affocato meriggio estivo. Il popolo mi espresse dalle sue viscere e da esso non mi sono mai, mai staccato; perché col popolo e in mezzo al popolo io vivo e vivendo creo con amore i miei eroi». Da scoprire.


L. Viani, Nero d’avorio. Pensieri sull’arte, ed. Via del vento, 2014, pp. 36, euro 4.

Articolo precedenteEmozioni politiche. Un libro Il Mulino di Martha Nussbaum
Articolo successivoSpiritualità dei nuovi stili di vita. Un libro EMI di Adriano Sella
Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.