(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Nemmeno un bacio di Roberto Bracco.

Dall’incipit del libro:

Il salotto terreno d’una villa in campagna. In fondo, una gran porta centrale, spalancata, dà su un breve pianerottolo scoperto, digradante in un parco di cui si vede il verde delle querce, delle palme, dei cedri e si vedono i ricami smaglianti delle aiuole. — Un’altra porta a destra, un’altra a sinistra. Tutti i mobili — un canapè, un tavolino, sedie, sediolini, seggiole a bracciuoli, seggiole a dondolo — sono di giunchi o di vimini, variamente dipinti, e compongono un allegro ambiente multicolore. (Compariscono, di là dalla gran porta in fondo, il signor De Planes e la signora De Planes, a braccetto. ― Lui è un uomo sulla quarantina, bassotto, rotondetto, con le guance rosse, con gli occhi piccoli e cilestrini. Lei, molto più giovane, quasi [136] quasi gli somiglia. Belloccia, fresca, grassottella, ha una testolina che par fatta di succhero candito. Vestono tutti e due con accuratezza goffa. E, di comune, hanno anche il modo di gestire, di muoversi, di guardare. E si guardano tra loro a ogni istante come per consultarsi a vicenda, e fanno spesso, simultaneamente, la medesima mossa, il medesimo gesto. Quando lui parla, lei approva, tacendo, oppure gli fa l’eco. ― Senza staccarsi, si fermano. Non osano entrare.)