(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Nella tormenta e La nuova Israele di Luigi Campolonghi.

Dall’incipit del libro Nella tormenta:

Da qualche tempo, è invalso l’uso, fra i giornalisti, di raccogliere in volume articoli e corrispondenze già comparsi sui giornali.
Sebbene da amici, in verità troppo buoni, non sieno mancate anche a me le esortazioni perché avessi a inchinarmi alla novissima moda, io non ho mai voluto acconsentire a prolungare di qualche settimana l’esistenza di scritti destinati a vivere un giorno soltanto. I lettori del «Secolo» che sfoglieranno queste pagine potrebbero essere indotti ad accusarmi di contraddizione, ritrovandovi passi di articoli miei ad essi già noti. Ma spero che la presente avvertenza varrà a scongiurare dal mio capo il pericolo di un giudizio troppo affrettato.
Quando scoppiò la guerra – io mi trovavo a Parigi – donde mandai al «Secolo», o per telegramma o per lettera, descrizioni e impressioni che non giunsero mai in Italia o che vi giunsero troppo tardi perché potessero vedere la luce nel Giornale con qualche probabilità di interessare il pubblico, avido di notizie meno stantie.
Verso la metà d’agosto, volendo avvicinarmi al teatro della guerra, mi recai a Bruxelles; ma le mie corrispondenze belghe non ebbero miglior fortuna delle mie corrispondenze francesi.