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(voce di SopraPensiero)
Per noi, in genere, i parassiti sono piccole bestie orrende e dannose alla società (come cita allusivamente una recente pubblicità). Canestrini, con questa divulgazione del 1913, ci porta a conoscenza di questo mondo sconosciuto. Non si tratta però di una divulgazione solamente scientifica, bensì di utilità sociale ed economica.
Come lui stesso afferma in calce al testo: “nuove sorprese e nuovi trionfi verranno a mano a mano ad aggiungersi agli allori sin qui raccolti, nè verrà mai meno il favore e l’interesse degli agricoltori per gli arditi pionieri della lotta naturale. Ciò sarà di incoraggiamento e di conforto a perseverare su questo cammino, già così brillantemente tracciato.”
Al mondo ci sono molteplici forme di parassiti e, anche loro, hanno i propri parassiti; quindi parafrasando un detto, “i parassiti dei parassiti sono nostri alleati”. Ci sono forme di parassitismo costantemente sotto i nostri occhi e non le riconosciamo; oppure, ad esempio, degli effetti da loro procurati che per noi sono dei preziosi monili. Insomma; il mondo del parassitismo è un universo che generalmente non conosciamo a fondo, pieno di cose sgradevoli, ma anche di piccole meraviglie se studiate con occhio attento.
Sinossi a cura di Raffaele Fantazzini
Dall’incipit del libro:
Che cos’è un parassita? E consuetudine ormai radicata nella maggior parte dei biologi di intendere per parassita, nello stretto senso della parola, ogni essere il quale, sia temporaneamente, sia per gran parte della sua esistenza o di tutta, viva su di un essere vivo. E poiché questo libro vuol trattare del parassitismo animale, dirò di quegli esseri che vivono su di un altro animale, nutrendosi a spese dello stesso o del cibo da esso introdotto o delle parti organiche del medesimo.
Ho esplicitamente detto in senso stretto, poichè, come già scrissi nella prefazione, non tutti i naturalisti intendono nella stessa misura quest’espressione biologica: parassitismo, prescindendo poi anche dal fatto che alcuni episodi da me considerati nelle alleanze degli animali, si possono ridurre in ultima analisi ad una forma a questo assai vicina. Così, se si volesse allargare il senso della parola, è chiaro che tra i parassiti dovrebbero pur trovar posto gli animali predoni come i carnivori, e l’uomo stesso risulterebbe come la forma più complessa del parassitismo animale e vegetale.
Nelle diverse forme di parassitismo che verrò svolgendo rimane adunque stabilito che il parassita debba restare almeno per qualche tempo entro o sul corpo dell’ospite, e che dello stesso non si serva esclusivamente quale mezzo di locomozione o di rifugio, ma bensì ne tragga anche il sostentamento. Che se il secondo caso non si avvera, allora si potrà più propriamente parlare di pseudo-parassitismo come nel «Gordius» coll’uomo, o di parecchi crostacei parassiti (Argulus, Caligus), i quali vivono attaccati alle squame dei pesci, nutrendosi della sostanza mucilaginosa da questi secreta.
Scarica gratis: Nel mondo dei parassiti di Alessandro Canestrini.