In questo articolo del 1909, il chimico Alfredo Stromboli nota che la contemporanea crescita degli scambi internazionali e del sentimento nazionale porta gli Italiani a volere che la lingua italiana sia ufficiale anche nei congressi internazionali e che non ci siano luoghi italiani dove si usino solo lingue straniere, ad esempio certi luoghi dove alloggiano turisti stranieri. Secondo Stromboli questo non è dovuto al disinteresse da parte degli stranieri a imparare la lingua italiana, ma all’interesse da parte degli italiani di rendere più facile il soggiorno agli stranieri senza imporre a loro di imparare una nuova lingua.

Il chimico ritiene che occorre un mezzo per comunicare facilmente e velocemente fra italiani e stranieri in modo che gli stranieri, dopo aver appreso questo mezzo, una volta arrivati in Italia, possano più facilmente conoscere la lingua e la cultura italiana. Stromboli ritiene che questo mezzo sia la lingua artificiale Esperanto, a quel tempo usata in Germania in varie colonie e hotel per turisti stranieri.

Sinossi a cura di Michele De Russi

Dall’incipit dell’articolo:

Le relazioni e gli scambi internazionali vanno crescendo un giorno più dell’altro, i congressi internazionali si seguono per tutti i rami dello scibile umano, lo studio delle lingue ci occupa sempre più, eppure in mezzo a tanto internazionalismo mai come ora si è andato più fortemente affermando il concetto di nazionalità. Siamo ormai al vero nazionalismo. Anche da noi il nazionalismo, senza giungere ad esagerazioni, si fa sempre più forte.
Nei congressi internazionali, non parliamo più francese come nei tempi andati, anzi ci rifiutiamo di prendervi parte se la nostra lingua non è ufficiale. Ed ormai specialmente nei congressi scientifici internazionali la lingua italiana è lingua ufficiale. Indizio questo dell’affermarsi del nostro sentimento nazionale e della cresciuta nostra considerazione presso gli stranieri.
La lingua italiana è oggi accettata con benevolenza agli Stati Uniti e nell’America del Sud, ed anche nella vecchia Europa, fa continui progressi chè numerosi sono gli ammiratori della nostra letteratura e i cultori della nostra lingua.
Eppure in mezzo a questo progresso indiscutibile della nostra lingua, e nonostante il non dubbio rinsaldamento della nostra coscienza nazionale si grida continuamente al pericolo dell’invasione straniera e sopratutto contro 1’intedescamento di alcune nostre regioni. La voce predominante che si è fatta sentire nell’ultimo congresso della Dante Alighieri è stata 1’allarme dell’intedescamento del lago di Garda.

Scarica gratis: Nazionalismo e lingua internazionale di Alfredo Stromboli.