Dumas fu amico ed ammiratore di Garibaldi, e ricevette da lui, prima della partenza per la spedizione di Sicilia, le sue memorie che arrivano alla fine della Repubblica romana, e che lui rielaborò con il suo stile e pubblicò in francese.
Giuseppe Guerzoni, nella sua monumentale biografia di Garibaldi, le cita insieme a quelle pubblicate in tedesco da Elpis Melena, facendone però una brutta recensione:
«Circa però all’edizione del Dumas conviene stare in guardia, poichè se non può veramente dirsi che il celebre scrittore abbia inventati fatti di sana pianta, li travestì di tante ciarpe romanzesche da diventare talvolta affatto irriconoscibili. Epperò circa a quel periodo le sole Memorie di Garibaldi da tenersi per autentiche son quelle dell’Elpis Melena.»
La traduzione italiana viene pubblicata nel 1860, copre – quasi un’instant book – anche le vicende della spedizione nel mezzogiorno, tramite documenti ufficiali e testimonianze di personaggi che a volte non vengono neanche citati. Le integrazioni storiche a volte sono fuori luogo, come una storia di Milano dalla fondazione ai nostri giorni durante il racconto della guerra del 1859, e una lunga descrizione chiaramente di provenienza francese (ma la fonte non viene citata) della battaglia di Solforino.
Non esiste copia in italiano delle Memorie affidate da Garibaldi a Dumas ed alla signora Elpis, per cui non possiamo avere la certezza se i numerosi errori di sintassi e le scelte ortografiche che suonano strane al nostro orecchio siano da assegnarsi alle memorie originali di Garibaldi, o alla ri-traduzione dal francese di Dumas all’italiano della nostra edizione, o infine a disattenzione del tipografo. Guerzoni sottolinea nelle note della sua biografia più volte l’utilizzo errato di alcuni vocaboli da parte di Garibaldi, e commenta “Ma chi s’occuperebbe a riveder la lingua a Garibaldi!” Un indizio contro il tipografo è il fatto che numerose volte viene nominato “Auzani” l’amico di Garibaldi, Francesco Anzani, che nella versione francese di Dumas è indicato correttamente.
Il testo è preceduto da una introduzione di George Sand e da un discorso di Victor Hugo che abbiamo già pubblicato, in altra traduzione, con il titolo di Discorso di Victor Hugo a benefizio della Sicilia.
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
Dall’incipit del libro:
Un meeting, organizzato a Jersey dagli amici della Sicilia, era stato fissato pel mercoledì 13 Giugno 1860. Lo scopo principale di cotesta riunione era una dimostrazione solenne in onore di Garibaldi, e della indipendenza della Sicilia; ma gli abitanti dell’isola si erano risoluti d’associare alla manifestazione il sig. Vittorio Hugo, il quale, siccome è noto, dopo avere abitato in Jersey nei primi anni del suo esilio, si era veduto costretto, dalle autorità locali, a cercare un rifugio in Guernesey.
Cotesto rigore, cui nessun fatto dal lato del sig. Vittorio Hugo giustificava, pesava come un rimorso sulla coscienza dei Jerseymen1 i quali non aspettavano che un’occasione propizia per offrire all’illustre proscritto una legittima riparazione.
Il meeting del 13 giugno porgeva cotesta occasione, e un indirizzo coperto da quattrocento ventisette firme invitava l’oratore francese a venire in Jersey per farvi udire la sua maschia ed accentuata parola.
Un caso impensato essendo stato cagione che quell’invito non giungesse in tempo al sig. Vittorio Hugo, il meeting fu protratto al dì d’appresso; e grandissimi cartelli affissi avvisarono il pubblico del motivo di quel ritardo.
La mattina del 14, il sig. Vittorio Hugo, accompagnato dai suoi due figliuoli, sbarcava a Jersey in mezzo ad una folla d’amici venuti ad incontrarlo.
Scarica gratis: Memorie di Giuseppe Garibaldi di Alexandre Dumas.