Il trattato contiene 214 regole per i passi e la postura. Nella terza parte del libro sono inserite dieci coreografie. Santucci non inserisce coreografie proprie, ma prende danze esistenti da opere in gran parte stampate, come Il Ballarino di Fabritio Caroso o Le Gratie d’Amore di Cesare Negri (1602, 1604). Tuttavia, le chiare deviazioni mostrano uno stile personale o un ulteriore sviluppo dell’arte della danza. Santucci è particolarmente interessato alle variazioni virtuosistiche della Gaillarde.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://de.wikipedia.org/wiki/Ercole_Santucci

Dall’incipit del libro:

Perche il primo moto del Ballare; è l’alzar de piedi; hò però giudicato bene notarlo in questa prima Regola, benche n[on] necessario; Per far dunque detta alzata de piedi; Trouandosi il sinistro in dietro, lungi dal destro mezo palmo in circa: come si uede nella figura: bisogna alzar da terra d.o sinistro, et inalborarlo inanzi al destro mezo palmo in circa, e potrà anco inalborarsi d.o sinistro [per] fianco distante dal destro un palmo, e poco più e potrà anco farsi col destro, quel c[he] si è detto del sinistro trouandosi in dietro, et hà preso il nome dal alzar de piedi da terra.

Scarica gratis: Mastro da Ballo di Ercole Santucci.