Pubblicato nel 1913, e digitalizzato a partire dalla prima edizione, questo romanzo per giovinette si affianca alla nutrita produzione consimile della autrice, che a cavallo del secolo XIX e XX scrisse anche libri per l’infanzia e per le giovani spose, assolvendo in questo modo l’intento di contribuire a formare le nuove generazioni di italiani. Buoni sentimenti, amore per la famiglia, onestà anche nei rovesci di fortuna sono ciò che l’Autrice vuole ispirare nelle lettrici, tramite le sue eroine sempre belle, spesso infelici, talvolta innamorate.
La protagonista di questo romanzo, Maria, a diciassette anni è ancora a cavallo tra la fanciullezza e la maturità, ama la natura, e la vive a casa degli zii, che abitano in campagna. Trova in un vicino, il signor Fausto, un sincero accompagnatore nelle sue passeggiate campestri; in città invece le sorelle maggiori la considerano ancora una bimba e la madre, di salute cagionevole, non ha la forza per seguire da vicino la crescita dell’ultima figlia. Il padre di Maria però insiste perché sia trattata come le altre sorelle e sia presentata nella società degli adulti: questo cambiamento, e la rinnovata amicizia con il “signor Fausto”, che in città si rivela essere il Conte Della Valle, suscitano in famiglia ripicche e gelosie. Gli equivoci che ne nascono, rendono la vita di Maria profondamente infelice, e la fanno ammalare gravemente; ma con la ritrovata salute in campagna si potranno rasserenare le nubi nei rapporti famigliari, e Maria potrà coronare il suo sogno d’amore.
Questo romanzo, a differenza di altri della Vertua, non ha una specifica lezione morale da amministrare alle signorine di inizio Novecento, ma si limita a divertirle, mostrando il passaggio da bambina a donna della graziosa protagonista, e il mutato equilibrio famigliare che ne deriva, che obbliga le sorelle a riconsiderare la “piccolina” di casa, fino a ritrovare un nuovo equilibrio nei rapporti interpersonali, soprattutto con Isa, la sorella maggiore.
Del volume digitalizzato per LiberLiber fa parte anche la novella Memorie d’un maestro. Il maestro, il protagonista che scrive in prima persona, è ormai in pensione, desidera solamente vivere in tranquillità nel suo giardino, ma non può restare indifferente alla vita delle persone che abitano vicino a lui, e si adopera in favore di una giovane ammalata e povera. Una storia ricca di buoni sentimenti, a cui non mancherà il lieto fine.
Sinossi a cura di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
Le foglie ingiallite già cadevano dagli alberi; la campagna spogliandosi si faceva sempre più brulla; a mattino ed a sera spirava frizzante la brezza autunnale.
Bisognava andarsene; bisognava rinunciare a quella vita di libertà e di svago; lasciare il vecchio zio e la buona zia che l’adoravano; ritornare a casa, in città.
Sarebbe venuta a prenderla Gegia la cameriera, poichè il babbo era in giro pe’ suoi affari.
Com’era volato quel mese di vacanza!
Maria si svegliò all’alba. Voleva goderle quelle ultime ore, voleva salutare i campi, il bosco dalle grandi querce rigogliose e fronzute, dai pioppi eleganti con la foglie tremule, argentee al sole; voleva correre alla bella fontana ombreggiata da’ salici spioventi, bere di quell’acqua limpida e diaccia facendo giumella delle mani.
Scarica gratis: Maria di Anna Vertua Gentile.