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Luigi Santucci scrisse che l’autrice di quest’opera poteva essere figlia “d’un ideale matrimonio tra De Amicis e Louisa Alcott”. Se accettiamo questo paragone, allora la protagonista di questo romanzo, Luciana, è una parente stretta di Jo March, la più indipendente, quasi ribelle, delle quattro sorelle protagoniste di Piccole donne.
Costretta per motivi famigliari ad alloggiare con la sorellina Evela in campagna, presso le zie, Luciana non accetta di buon grado il trasferimento, e meno ancora accetta le ingiustizie piccole e grandi che incontra. Quella che per la sorellina è una piccola contrarietà, non poter portare in camera il cagnolino Tesoro, per lei è una ingiustificata prepotenza nei confronti di due creature indifese, il cucciolo e la bimba. E ancora più grave, Luciana soffre per l’accettazione dei voleri paterni da parte del vicino Gigi, che dovrà rinunciare ai suoi sogni di vita agreste per impiegarsi in città, e della sorella Ada, che viene costantemente rimproverata per ogni piccola mancanza, e mai lodata per come, rimasta orfana di madre, ha imparato a dirigere la casa ed i fratelli minori. Ma nuovi arrivi al paesello porteranno serenità a tutti i personaggi, addolcendo il carattere della zia e del padre di Ada e Gigi; ed i tre giovani troveranno affetti stabili su cui costruire le basi di nuove famiglie.
Articolo di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
I cinque figli del signor Lomi, un proprietario di campagna, dato alla vita dei campi, dei quali egli stesso prendeva cura intelligente e laboriosa, erano animati dall’aspettativa.
La grande, strabiliante notizia l’aveva recata Ada, la sorella di ritorno dal paese.
A Villa Serena erano aspettate due fanciulle, nipoti di Donna Lucia e Donna Clemenza; dovevano venire quello stesso giorno; già si era veduta la carrozza correre lungo lo stradale della stazione; per certo la carrozza doveva andare incontro alle fanciulle.
Non c’era tempo da perdere; bisognava attraversare il giardino e la vigna di corsa per essere in tempo di veder passare le forestiere giù nella stradetta al di là del muricciuolo di cinta.
Uno! due! tre!… Giacomo, Tonio e Gianni con i gomiti stretti alla persona, la testa scoperta, la giacchetta di casa, presero la corsa e via come il vento! Gigi, il fratello maggiore, li seguì di passo insieme con Ada, che raccontava.
Le fanciulle aspettate erano figlie del fratello delle signore Serena; un colonnello, chiamato per servizio militare, in una città d’aria insalubre; per questo partiva solo con la moglie, affidando le figlie alle sorelle in quel paese d’aria buona.
Don Paolo, il parroco, e il signor Rocco, il medico, che erano amici del colonnello, dicevano che la figliola maggiore era bella assai; aveva sedici anni; dicevano anche che era istruita, sana e vivace. La sorellina, di otto anni appena, non somigliava niente l’altra; anzi…
Scarica gratis: Luciana di Anna Vertua Gentile.